Vi sono nuove norme UE per aiutare le aziende a ottenere un risarcimento legale contro il furto o l’uso improprio dei loro segreti commerciali. Esse sono state approvate dal Parlamento giovedì scorso. All’interno del testo approvato in dicembre dalla Commissione, i deputati hanno inserito una clausola per proteggere la libertà di espressione e d’informazione.
“Con una società su cinque che ogni anno è vittima di furto di segreti commerciali, questa armonizzazione dovrebbe consentire la creazione di un ambiente sicuro e affidabile per le imprese europee, che vedranno protetti i loro beni immateriali e il know-how“, ha affermato la relatrice Constance Le Grip (PPE, FR). “Mi sono inoltre battuta per assicurare che le garanzie previste dal testo per proteggere il lavoro dei giornalisti e dei whistle-blower siano reali e il meno ambigue possibile” ha aggiunto.
Il testo è stato approvato con 503 voti favorevoli, 131 voti contrari e 18 astensioni.
La direttiva, concordata in via informale con i ministri prima del voto, introduce una definizione comunitaria di “segreto commerciale“, ossia tutte quelle informazioni che sono segrete, hanno valore commerciale proprio poiché segrete, e sono state sottoposte a misure per mantenerle tali.
Gli Stati Membri dovrebbero assicurare che le vittime dell’utilizzo illecito dei segreti commerciali possano difendere i propri diritti in tribunale e chiedere un risarcimento. Nel testo approvato sono inoltre presenti norme per proteggere le informazioni confidenziali durante il procedimento legale.
Nel corso delle negoziazioni con i ministri, i deputati hanno insistito sulla necessità che la nuova direttiva non limitasse la libertà di stampa, il pluralismo dei media e il lavoro dei giornalisti, facendo riferimento in particolare alle loro inchieste e alla tutela delle fonti.
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