UE: per prima l’efficienza energetica

Il forum per l’efficienza energetica industriale EEIF presenta le sue raccomandazioni per assicurare che si realizzi per l’UE una unione energetica effettiva, efficiente.

I membri di EEIF – Forum per l’Efficienza energetica industriale – concordano con i Commissari Europei: l’efficienza energetica è un elemento chiave della struttura dell’Unione energetica e gli Stati Membri devono essere incoraggiati a dare priorità a tale elemento nelle loro politiche.

L’Unione energetica è un’opportunità per dare precedenza ad azioni che ridurranno la richiesta di energia e ne ottimizzeranno l’approvvigionamento. Affrontare il tema dell’efficienza energetica significa anche:

  • valutare sistematicamente le opportunità di risparmio energetico in tutti gli elementi della politica energetica;
  • paragonare rigorosamente le varie opzioni di approvvigionamento;
  • prendere decisioni che siano soluzioni ottimali lungo tutta la catena energetica, dalla produzione al consumo.

Il bisogno di far fronte a investimenti rimane la sfida di attrarre investitori in progetti energetici. Questo tema cruciale deve essere superato con proposte fattibili che diano un valore economico all’efficienza energetica nel mercato dell’energia. Senza un piano concreto per sbloccare gli investimenti, molte opportunità di risparmiare una grossa quantità’ di energia non potranno essere sfruttate.

Anche i consumatori finali giocano un ruolo fondamentale. È dunque necessario mettere in atto campagne di informazione per aumentare la consapevolezza degli utenti finali del potenziale di efficienza e risparmio energetico e delle modalità disponibili per accedervi. Gli utenti finali devono avere accesso a tecnologie, servizi e prassi di gestione, che riducono la domanda e forniscono un risparmio energetico. I pionieri nell’adozione di tali tecnologie o servizi dovrebbero essere agevolati in modo da fare da catalizzatori per altre adozioni.

I meccanismi di incentivazione per gli utenti finali e gli strumenti normativi, come i sistemi di etichettatura energetica dell’UE o certificati di rendimento energetico, devono essere rafforzati e sviluppati per i prodotti e le situazioni in cui vi sono chiaramente dei risparmi consistenti. La fornitura di altri tipi di incentivi per gli investimenti iniziali, come ad esempio il finanziamento tramite terzi, deve essere affrontata congiuntamente ad azioni per affrontare gli ostacoli ben noti, come l’incentivo diviso tra i proprietari e gli occupanti di un edificio.

Vi sono poi settori riconosciuti come cruciali. Nell’ ottobre 2014, il Consiglio europeo ha chiesto alla Commissione europea di proporre i settori prioritari in cui significativi, convenienti incrementi di efficienza energetica possono essere ottenuti, come pure i mezzi per affrontarli a livello di UE. EEIF accoglie con favore il riconoscimento del settore edilizio come una priorità, chiede la coerenza delle politiche per raggiungere gli obiettivi desiderati e attende con interesse la revisione prevista e spera in una revisione della direttiva sull’efficienza energetica degli edifici. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) offre l’opportunità di sfruttare importanti investimenti per la ristrutturazione del patrimonio edilizio dell’UE. Le strutture di governance, di cui al regolamento EFSI, devono essere utilizzate per ottimizzare il flusso di fondi verso investimenti in efficienza energetica.

Si raccomanda inoltre un approccio olistico per una strategia di calore, riscaldamento e raffreddamento. Nella sua comunicazione sull’Unione Energia, la Commissione europea ricorda che il riscaldamento e raffreddamento degli edifici rappresenta la quota maggiore della domanda di energia dell’Unione europea e che la maggior parte delle importazioni di gas sono utilizzati per questi scopi. Ben mirate politiche di ristrutturazione, nonché le azioni per migliorare l’efficienza di riscaldamento e sistemi di raffreddamento (tramite la progettazione, l’ammodernamento e la manutenzione), contribuiranno ad accelerare i progressi. Nonostante offrano un potenziale significativo per migliorare l’efficienza, le politiche che riguardano la fornitura di calore per i processi di business industriali e di altro, insieme a molte forme di riscaldamento e raffreddamento, sono limitate. Al fine di sviluppare una strategia efficace, l’UE deve adottare un approccio olistico, in cui si valutano i potenziali di risparmio dei settori che contribuiscono, insieme a una mappatura dello stato attuale della produzione e del consumo di calore, riscaldamento e raffreddamento in tutti gli Stati Stati.

Concludendo, l’Unione Energetica è una vera e propria pietra miliare e dovrebbe diventare uno spartiacque nella creazione di lungo termine di prosperità sostenibile e sicura in Europa. Mettere l’efficienza energetica come priorità fornisce il modo migliore per raggiungere obiettivi di sicurezza energetica e climatica dell’Unione, per favorire l’innovazione, per creare posti di lavoro e per consentire agli utenti finali di beneficiare economicamente della gestione intelligente dell’energia.

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