HVAC: le preoccupazioni degli installatori europei

Carenza di manodopera qualificata e concorrenza dei prezzi sono i due spauracchi che turbano i sonni degli installatori europei. Lo afferma un recente rapporto dell’ „European Mechanical Installation Monitor“ che ha condotto una indagine su base trimestrale in 1200 aziende di installazioni HVAC situate in 6 diversi paesi europei (Regno Unito, Germania, Belgio, Francia, Polonia e Paesi Bassi).

La preoccupazione principale degli installatori in quasi tutti i paesi europei analizzati nell’indagine deriva dalla carenza di manodopera di qualità nei prossimi anni. Questo sarà un problema soprattutto in Gran Bretagna, Germania, Polonia e Paesi Bassi. In Germania ben il 75% delle Aziende intervistate ha affermato di aver assistito ad una carenza della qualità della manodopera. In Gran Bretagma questa percentuale scende al 41%, rimanendo comunque abbastanza elevata. La mancanza di persone competenti ed esperte è un problema per il settore delle costruzioni nel suo complesso e imprenditori e architetti ne sono consapevoli.

Problemi e preoccupazione degli installatori europei. Dall’alto verso il basso: Scarsità di manodopera specializzata, concorrenza dei prezzi, acquisizione nuovi clienti, diminuzione delle commesse, osservanza del nuovo regolamento F-GAS e gli standard vari, nessun problem o preoccupazione

Ci si aspetta che il mercato reagisca portando nuovi prodotti più facili da usare e installare. Questi prodotti possono ridurre la necessità di manodopera specializzata (forse, ndr.) e saranno prescelti in un momento in cui il contributo lavorativo di qualità scarseggia.

Essere diversi per essere migliori

Un’altra preoccupazione degli installatori europei è la concorrenza dei prezzi. Il tema del prezzo minore è in realtà presente di per sé anche nella stessa categoria degli installatori, tanto che spesso esso è un argomento per provare nuovi prodotti o nuovi marchi. Per reagire alla concorrenza sui prezzi vi sono due vie: la prima è quella di mantenere un prezzo più competitivo di quello altrui; la seconda è quella della differenziazione, ovvero trovare un modello per rispondere in maniera personalizzata alle richieste del mercato, acquistando conoscenze o producendo prodotti che non sono comuni e rispondono a bisogni specifici e per i quali magari in futuro si prevede una certa crescita. Un esempio? Le applicazioni a pompe di calore negli ultimi anni.

Questa è una via a cui sia le grandi aziende che i piccoli installatori potrebbero pensare: specializzarsi in una determinata area, acquisire conoscenza ed esperienza profonda nel lavoro con un certo prodotto.

Mai dimenticare la formazione

Organizzare corsi di formazione per installatori specializzati in certi tipi di prodotto potrebbe esser una carta vincente per entrambe le parti, per gli installatori e per i produttori. Specializzandosi, la concorrenza cala e quindi anche la pressione dovuta ad essa. La specializzazione potrebbe portare anche nuovi clienti, altro tema delicato per l’installatore professionista. Ma È anche nell’interesse dei produttori avere degli installatori competenti sul mercato, perché questo fiorisce solo col buon contributo di entrambe le categorie.