È stata da poco pubblicata la nuova edizione dell’”Emission Gap Report” (QUI) dell’agenzia Onu per l’Ambiente, l’UNEP. Si tratta di un rapporto che, tra l’altro, quantifica il divario tra i tagli all’anidride carbonica che servono per evitare gli effetti peggiori del riscaldamento globale e quelli previsti dagli impegni internazionali. Il messaggio? Il divario (il gap, appunto) tra il massimo delle emissioni accettabili per rimanere al di sotto dei fatidici 2°C di innalzamento della temperatura media mondiale e quanto invece si otterrà con gli attuali accordi internazionale è ancora troppo grosso. Bisogna agire subito e in maniera più decisa di quel che si sta facendo e colmare subito questo divario perché più tardi si ridurranno le emissioni, più alti saranno i costi da affrontare in futuro. Ridurre le emissioni è possibile con diverse tecnologie: anche solo una maggiore efficienza energetica potrebbe portare ad una riduzione di 2,5-3,3 Gt anno di CO2.