Verso un accordo sul clima?

Si è tenuto settimana scorsa a Parigi il 26esimo incontro delle  Parti del Protocollo di Montreal (MoP26) (QUI). Secondo quanto riferito dalla EIA – Environmental Investigation Agency – che ha preso parte alle discussioni, la comunità internazionale ha mosso un passo in avanti verso un accordo sull’eliminazione degli idrofluorocarburi (HFC). Nonostante la resistenza offerta da Arabia Saudita e dagli Stati del Golfo, altri paesi che prima si opponevano discussioni formali sulle misure per diminuire l’uso di HFC, hanno ora mostrato un atteggiamento decisamente più costruttivo. Ad esempio, il ministro indiano dell’Ambiente Prakash Javadekar ha riconosciuto pubblicamente la necessità di un’azione. “C’è stato un netto cambiamento di atteggiamento”, ha detto Clare Perry, Direttore della sezione Clima alla Environmental Investigation Agency (EIA). “Noi non stiamo vedendo lo stesso rifiuto a discutere di HFC che abbiamo invece visto nei colloqui in passato. La stragrande maggioranza dei paesi del mondo, tra cui tutti gli stati che producono HFC, hanno accettato la necessità di fare qualcosa. Questo incontro ha visto l’inizio di un processo che continuerà il prossimo anno, a Parigi“. Un nuovo piano proposto dall’Unione Europea ( QUI ) ha contribuito a portare nuovo vigore nei colloqui sugli HFC. I paesi in via di sviluppo hanno espresso interesse per il nuovo approccio che si basa sulle proposte di eliminare gradualmente gli HFC presentati dagli stati del Nord America e Micronesia dal 2009. Venerdì scorso il nuovo Commissario per il clima dell’Unione europea, Miguel Arias Cañete, ha annunciato che l’Unione europea sta valutando di presentare una proposta formale di modifica del protocollo di Montreal nel 2015, in vista dei colloqui per concordare un accordo globale sul clima al CoP21 di Parigi.