Accade in Gran Bretagna ma potrebbe valere dovunque: in un nuovo rapporto presentato di recente dal comitato ambientale del Parlamento (House of Commons) si caldeggia una tassazione legata all’impatto ambientale dei prodotti, un approccio più concreto al riciclo e investimenti per le innovazioni. Tale tipo di tassazione potrebbe aiutare lo sviluppo e l’affermazione di una economia circolare.
Il rapporto dal titolo “Crescere in un’economia circolare e porre fine alla società dell’usa e getta” (QUI ) fa alcune raccomandazioni alla politica tra cui:
- Introdurre tassazioni particolari che considerino il ciclo di vita del prodotto, il suo impatto ambientale, l’utilizzo di materiali riciclati e che favoriscano le aziende che promuovono la riparazioni dei diversi beni di consumo;
- Introdurre schemi di responsabilità da parte dei produttori in modo da assicurare che le aziende producano considerando anche il fine vita dei prodotti;
- Indirizzare maggiormente le politiche locali verso una più precisa e mirata raccolta differenziata, in modo che chi ricicla riceva materiali di maggiore qualità
- Finanziare tecnologie innovative che considerino e favoriscano un’economia circolare;
- Lavorare a stretto contato con l’EU per stabilire e definire standard di Ecodesign di tutta una serie di prodotti e allontanarsi da quei materiali e prodotti che non trovano possibilità di riciclo;
- Eliminare le barriere che sfavoriscono i prodotti riciclati rispetto a quelli nuovi
- Incanalare con maggior forza la spesa pubblica verso l’uso e l’acquisto di prodotti riciclati.
In un intervento a proposito di questo rapporto il membro del Parlamento capo del Comitato Ambiente Joan Walley ha affermato: “Negli anni passati abbiamo sostenuto e sviluppato una società dell’”usa e getta”. Questo oggi non è più né sostenibile né accettabile. Meno della metà di quanto gettiamo ogni anno, viene trasformato in qualcosa di riutilizzabile, sebbene i prezzi per le materie prime aumentino. I prezzi per gli alimenti sono raddoppiati dall’inizio del secolo, i prezzi dei metalli triplicati e i prezzi per l’energia sono quadruplicati Queste tendenze probabilmente aumenteranno con l’aumentare della popolazione. Se non ripensiamo il modo in cui noi conduciamo le nostre economie, i problemi ambientali potrebbero peggiorare e il costo della vita anche. La buona notizia è però che con un giusto supporto politico possiamo stimolare l’industria, creare posti di lavoro, aumentare il PIL e ridurre il nostro impatto ambientale. Dobbiamo creare una economia circolare che premi chi va contro corrente che premi che si sforza di creare riciclo, resilienza e sostenibilità. “ Il cambiamento effettivo verso una economia circolare può avvenire solo se vi sono chiari e concreti esempi che un business e un prodotto possono essere contemporaneamente sia sostenibili che di successo e una volta che aziende e consumatori sono convinti che cambiare è meglio del business as usual.