2013: I SURGELATI CONTENGONO LE PERDITE

poivr_rouges_courg poivr_rouges_courgIl settore alimentare nel suo complesso ha subito nel 2013 un deciso calo, anche se ultimo in ordine di tempo rispetto agli altri settori economici. Basti pensare che ha concluso l’anno con un – 1,7% a volume e un – 5% a valore. Questi dati testimoniano la tendenza dei consumatori ad effettuare scelte di necessità che li hanno portati spesso a preferire il canale discount, il quale sta sempre più prendendo piede quale opportunità di risparmio, o l’inclinazione a scegliere i prodotti in base a offerte, promozioni e sconti. Il mercato del surgelato, nonostante tutto, ha sostanzialmente retto, anche se la situazione del 2013 ha seguito, ovviamente, quella del comparto alimentare globale e ha portato ad un calo dell’1,5% a volume e del 3,5% a valore (dati IAS). “Questo calo sopraggiunge dopo oltre 25 anni di crescita ininterrotta del settore – commenta Vittorio Gagliardi, presidente dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati – e dimostra che al di là delle avverse contingenze del mercato i surgelati non rappresentano più una scelta emergenziale, ma si caratterizzano a tutti gli effetti quali interpreti quotidiani della giornata alimentare“.

Anche il tema dello spreco di risorse alimentari, al quale oggi si è particolarmente sensibili, trova nei surgelati i suoi naturali alleati. Secondo recenti dati dell’ONU un terzo di tutto il cibo prodotto non viene mangiato (1 miliardo e 300 milioni di tonnellate l’anno); dai medesimi dati emerge che il settore dei surgelati è uno dei più “virtuosi” in questo senso, registrando „soltanto“ il 3% di sprechi finali sul totale delle voci di spesa.

Ricordiamo infine che iprodotti surgelati hanno da poco festeggiato i primi 50 anni di presenza sul mercato nazionale .