EHPA: evitare di soffocare il settore

Il 30 marzo il Parlamento europeo ha votato in plenaria gli emendamenti alla proposta della Commissione europea per la riduzione degli F-gas in Europa.

Secondo EHPA, associazione europea delle pompe di calore, questa posizione frena la diffusione delle pompe di calore, minando le ambizioni dell’UE in materia di clima e sicurezza energetica. Mette a rischio gli obiettivi di REPowerEU, che prevedono il raddoppio delle vendite annuali di pompe di calore idroniche, con 10 milioni di unità aggiuntive da vendere entro l’inizio del 2027.

EHPA vuole proteggere gli obiettivi dell’UE in materia di clima e sicurezza energetica attraverso una riduzione più graduale dei gas fluorurati. In collaborazione con altre 11 associazioni europee – che rappresentano i settori interessati dalle norme, dal riscaldamento e raffreddamento alla refrigerazione – EHPA ha suggerito al Parlamento europeo come eliminare gradualmente questi gas. Le sue proposte consentirebbero all’industria delle pompe di calore di continuare a sostituire le caldaie a combustibile fossile e di fornire riscaldamento e raffreddamento puliti, sostenibili e rinnovabili.

Esse consentirebbero al settore di sviluppare soluzioni in quantità sufficienti per tutti i settori di applicazione, al fine di raggiungere gli obiettivi di REPowerEU, di formare gli installatori alla manipolazione sicura di questi refrigeranti, di creare la fiducia del pubblico nelle nuove soluzioni e di tenere conto del fatto che gli edifici nell’UE hanno una serie di requisiti di riscaldamento e raffreddamento e sono soggetti a codici edilizi diversi.

Alessia Del Vasto, consulente per gli affari europei dell’Associazione europea delle pompe di calore, ha dichiarato: «È molto semplice: se non si può avere una pompa di calore, si dovrà usare una caldaia a combustibile fossile. Qualsiasi ritardo nella produzione di pompe di calore comprometterà i piani di sicurezza energetica e climatica dell’UE e avrà un effetto a catena sulla salute e sulle bollette dei cittadini. Esortiamo gli europarlamentari a riflettere bene su questo aspetto, in modo che l’industria abbia il tempo di adattarsi».

Rowena Rodrigues, Chief Marketing & Communications Officer di Glen Dimplex Heating & Ventilation e membro del consiglio direttivo dell’EHPA, ha dichiarato: «Siamo favorevoli all’orientamento del regolamento UE sui gas fluorurati e come produttori europei ci impegniamo a passare a refrigeranti naturali e a basso GWP. Noi e altri produttori stiamo già accelerando gli sforzi per effettuare questa transizione ed è essenziale che l’industria faccia un passo avanti e dimostri il suo impegno ad essere progressista e ambiziosa. Tuttavia, la revisione del regolamento UE sui gas fluorurati arriva in un momento in cui l’industria delle pompe di calore sta già investendo molto e si sta adattando a ritmo sostenuto per raggiungere gli obiettivi molto ambiziosi di RePowerEU e una domanda senza precedenti. Pertanto, è fondamentale che il risultato legislativo sia equilibrato e realistico in termini di tempo e risorse necessarie all’industria e all’intera catena del valore per adattarsi, garantendo al contempo elevati standard di qualità e sicurezza. Questo è importante per poter realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE e i piani per raggiungere l’indipendenza dai combustibili fossili russi».