Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha intensificato i suoi sforzi per ridurre le emissioni di gas serra, con l’obiettivo di combattere il cambiamento climatico. Uno degli ambiti centrali di questa politica è la regolamentazione dei gas fluorurati (F-gas), utilizzati principalmente nei settori della refrigerazione, del condizionamento e della protezione antincendio. L’introduzione del Nuovo Regolamento F-Gas (UE) 2024/573 rappresenta un passo decisivo verso l’eliminazione graduale di queste sostanze, che hanno un impatto significativo sul riscaldamento globale. Il regolamento, che aggiorna e abroga la precedente normativa del 2014, mira a ridurre progressivamente le emissioni di F-gas, con l’obiettivo di raggiungere lo zero entro il 2050. In questo articolo, mostreremo brevemente quali sono le principali novità della normativa, le sanzioni, le scadenze previste e in che modo è possibile adeguarsi a queste nuove disposizioni.
La necessità di ridurre le emissioni di F-gas
I gas fluorurati sono noti per il loro elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP) e rappresentano attualmente circa il 2,5% delle emissioni complessive di gas serra dell’Unione Europea. Nonostante questa percentuale possa sembrare modesta, l’impatto ambientale di questi gas è estremamente significativo, perché il loro GWP è migliaia di volte superiore a quello dell’anidride carbonica. Il Nuovo Regolamento F-Gas punta a ridurre progressivamente l’uso di questi gas, incentivando al contempo l’adozione di alternative più sostenibili e meno dannose per l’ambiente.
Uno degli elementi centrali della nuova normativa è la progressiva eliminazione degli HFC, con l’obiettivo di ridurne completamente l’utilizzo entro il 2050. Questo cambiamento avverrà attraverso un sistema di quote che ridurrà gradualmente la quantità di HFC che potranno essere immessi sul mercato europeo.
Divieti di immissione sul mercato e scadenze
Uno degli aspetti più importanti del Nuovo Regolamento F-Gas è l’introduzione di divieti specifici per la produzione e la vendita di apparecchiature contenenti HFC, con scadenze ben definite. Questi divieti riguardano diverse categorie di prodotti, tra cui impianti di refrigerazione stazionaria, chiller e sistemi di condizionamento d’aria.
Ad esempio, per quanto riguarda gli impianti di refrigerazione stazionaria, il regolamento prevede il divieto di immissione sul mercato di prodotti contenenti gas fluorurati a partire dal 2025, con deroghe consentite solo in casi eccezionali, come per motivi di sicurezza. Allo stesso modo, per i chiller, i limiti entreranno in vigore progressivamente tra il 2024 e il 2030, a seconda delle specifiche tecniche delle apparecchiature.
Questi divieti obbligheranno le aziende che operano nei settori interessati a pianificare con largo anticipo il passaggio a tecnologie alternative. Tuttavia, esistono già numerose soluzioni sul mercato che consentono di rispettare le normative senza compromettere le prestazioni degli impianti. Tra queste soluzioni, per esempio, vi sono i refrigeranti HFO, che combinano un basso GWP con elevate prestazioni energetiche.
Sanzioni e impatti economici per il mancato rispetto delle normative
Il mancato rispetto della normativa F-Gas può comportare sanzioni pesanti. In Italia, il D.Lgs. n. 26/2013 e il DPR 146/2018 stabiliscono ammende che possono arrivare fino a 100.000 € per chi non rispetta gli obblighi di controllo delle perdite, certificazione, e tenuta dei registri. Queste sanzioni non riguardano solo i nuovi impianti, ma si applicano anche agli impianti esistenti, che devono essere aggiornati per rispettare le nuove disposizioni legislative.
Per evitare tali sanzioni, è fondamentale che le aziende effettuino una revisione accurata dei loro impianti e si affidino a partner esperti in grado di fornire soluzioni di retrofit, consulenza normativa e programmi di manutenzione conformi alla normativa F-Gas.
Manutenzione e assistenza: limitazioni all’uso di F-gas
Un altro aspetto importante del nuovo regolamento riguarda le limitazioni all’uso di F-gas nelle attività di manutenzione e assistenza. A partire dal 2025, sarà vietato l’utilizzo di gas fluorurati vergini con un GWP superiore a 2500 per la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione. In pratica, questo significa che le aziende dovranno progressivamente sostituire i refrigeranti attualmente in uso con alternative rigenerate o riciclate, oppure con gas a basso GWP.
Le restrizioni saranno ancora più severe dal 2032 in refrigerazione commerciale in quanto in quanto , sarà vietato l’uso di gas fluorurati vergini con un GWP superiore a 750, sebbene il loro utilizzo rigenerato o riciclato resterà consentito senza limiti temporali. Questo tipo di normativa non si applicherà a settori critici come il settore militare, il nucleare e in condizioni estreme (-50°C).
Nel settore condizionamento e pompe di calore in manutenzione le restrizioni saranno meno severe in quanto sarà vietato l’utilizzo di refrigeranti con GWP > 2500 dal 2026 . Si potrà quindi continuare a utilizzare in manutenzione R-410 vergine o rigenerato senza alcuna restrizione.
Le alternative disponibili
L’aspetto positivo del Nuovo Regolamento F-Gas è che il mercato delle tecnologie alternative si è già mosso in modo significativo, sviluppando una serie di soluzioni innovative che permettono di sostituire gli F-gas senza sacrificare le performance. Come accennato in precedenza, tra queste spiccano i refrigeranti HFO, che hanno un GWP estremamente basso e rappresentano un’opzione sicura ed efficiente per molte applicazioni.
Rispetto ai gas naturali, come l’ammoniaca o gli idrocarburi, gli HFO offrono vantaggi in termini di flessibilità progettuale e costi di investimento, rendendoli particolarmente interessanti per impianti di grandi dimensioni o con specifiche esigenze di performance.
Altri refrigeranti naturali – come anidride carbonica e ammoniaca – stanno guadagnando terreno grazie alle loro caratteristiche ecologiche e alla disponibilità di nuove tecnologie che ne aumentano la sicurezza e l’efficienza. Tuttavia, è fondamentale per le aziende valutare attentamente le opzioni disponibili, considerando sia i costi a breve termine che quelli legati al ciclo di vita degli impianti.
In questo tipo di contesto, la scelta delle soluzioni più adatte diventa fondamentale per le aziende, che devono orientarsi non solo verso tecnologie conformi alle nuove normative, ma anche verso sistemi che garantiscano efficienza e sostenibilità nel lungo periodo. Ed è qui che il ruolo di partner esperti e affidabili assume un’importanza rilevante, per aiutare le imprese a muoversi all’interno di un contesto normativo e tecnologico sempre più complesso.
Nippon Gases: un partner di qualità per una transizione sostenibile
Tra i protagonisti di questa transizione sostenibile spicca Nippon Gases, azienda leader nel settore dei gas industriali e refrigeranti. Con un’ampia gamma di soluzioni innovative, Nippon Gases supporta le imprese nell’adattamento alle nuove normative F-Gas, offrendo refrigeranti conformi agli standard europei, come gli HFO a bassissimo GWP che, come abbiamo visto, rappresentano un’alternativa efficiente e sicura agli HFC. Oltre alla fornitura di prodotti, Nippon Gases è riconosciuta per il suo approccio consulenziale, perché è in grado di fornire alle aziende tutta l’assistenza necessaria per la scelta e lo sviluppo delle tecnologie più adatte alle proprie necessità, garantendo sempre il massimo rispetto delle normative e in ottica di ottimizzazione delle prestazioni