Nei prossimi mesi gli elettori di tutta Europa parteciperanno alle elezioni europee del 2024. Dopo di che si insedieranno una nuova Commissione e un nuovo Parlamento dell’UE. Questi dovranno affrontare i problemi di sicurezza energetica, affrontare il cambiamento climatico e rafforzare la competitività economica.
Poiché il riscaldamento e il raffreddamento rappresentano quasi la metà del consumo energetico dell’UE, affrontare questo settore è di fondamentale importanza per un’Unione europea più verde, più resistente e più competitiva.
Da tre a cinque volte più efficienti delle caldaie a gas, le pompe di calore non solo riducono le importazioni di energia, il consumo e le emissioni, ma proteggono anche i consumatori dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia.
Il settore delle pompe di calore impiega attualmente più di 160.000 persone e si prevede una crescita significativa, con la creazione di posti di lavoro in diversi settori, tra cui la produzione, l’installazione, la pianificazione e la progettazione.
L’Associazione europea delle pompe di calore ha sviluppato un manifesto per riassumere le priorità politiche chiave per il periodo 2024-2029 al fine di sfruttare il potenziale offerto dalle pompe di calore. Il primo passo dovrebbe essere la rapida pubblicazione del Piano d’azione dell’UE per le pompe di calore.
Altre azioni suggerite nel Manifesto sono:
- Dare una chiara e duratura linea politica sulle pompe di calore, cosa necessaria per attrarre sia investimenti che forza lavoro;
- Rendere le pompe di calore economicamente più accessibili per tutti, anche mettendo in atto strategie finanziarie per ridurne i costi; mettere fine ai forti sussidi alle fonti fossili e utilizzarli invece per una maggiore diffusione delle pompe di calore, specialmente presso gli strati meno abbienti della popolazione;
- Mantenere e rafforzare la leadership tecnologiac europea nel settore delle pompe di calore
- Sbloccare tutto il potenziale delle grosse pompe di calore per l’industria
- Utilizzare la flessibilità delle pompe di calore per supportare un sistema energetico basato su produzione rinnovabile.
QUI è disponibile il manifesto nella sua versione integrale