Daikin ha recentemente avviato la costruzione del nuovo stabilimento in Polonia. Questo nuovo stabilimento inizierà la produzione di pompe di calore nel luglio 2024 e l’investimento totale sarà di 300 milioni di euro (equivalenti a 42,3 miliardi di yen al tasso di cambio di 1 euro=141 yen). Il nuovo stabilimento creerà 1.000 posti di lavoro entro il 2025 e 3.000 entro il 2030. Come nuova base produttiva in Europa, il nuovo stabilimento polacco servirà ad aumentare l’attuale produzione in Germania, Belgio e Repubblica Ceca, con una capacità produttiva quadruplicata (rispetto all’anno fiscale 2021) entro il 2025. Inoltre, aiuterà l’azienda a creare un sistema di produzione con una fornitura stabile di prodotti per il mercato in continua crescita delle pompe di calore.
Nell’ultimo decennio, il mercato europeo delle pompe di calore è cresciuto a un tasso medio annuo del 10% per arrivare a vendere 1 milione di unità nel 2021. La politica europea del Green Deal, che mira a eliminare le emissioni di gas serra nella regione dell’UE entro il 2050, ha ulteriormente accelerato la diffusione delle pompe di calore. Si prevede che l’espansione del mercato raggiungerà vendite annuali di almeno 3,5 milioni di unità entro il 2025.
In Europa, dove il riscaldamento a combustione con caldaie che utilizzano combustibili fossili come il carbone e il petrolio è stato fino ad ora il mainstream, Daikin ha iniziato a vendere pompe di calore, che sono alimentate dall’elettricità, già nel 2006. Daikin ha ampliato la propria gamma di prodotti per pompe di calore per soddisfare le esigenze dei clienti in ogni Paese e ha aumentato la capacità produttiva incrementando gli investimenti di capitale e l’occupazione negli stabilimenti esistenti in risposta alla crescente domanda.
Nel suo piano di gestione strategica FUSION 25, Daikin ha posizionato l’Europa come la regione più importante per l’espansione del business delle pompe di calore.