EIA accoglie con favore il voto del Parlamento

La ong Environmental Investigation Agency (EIA), con sede a Londra, accoglie con favore l’adozione da parte del Parlamento europeo di una serie di ambiziosi emendamenti alla proposta della Commissione europea sulla revisione del regolamento UE sui gas fluorurati, che ha respinto in larga misura l’ultimo tentativo delle lobby industriali di ridurne le ambizioni.

Le misure di punta della posizione del Parlamento europeo sono l’accelerazione dell’attuale riduzione graduale degli HFC nell’UE a partire dal 2024, fino alla completa eliminazione entro il 2050, insieme all’introduzione di divieti per le nuove apparecchiature a base di HFC in una serie di settori, tra cui le pompe di calore più piccole e i sistemi di condizionamento dell’aria.

Per rispondere alle preoccupazioni che un’eliminazione accelerata degli HFC possa compromettere l’introduzione delle pompe di calore nell’ambito di REPowerEU, il Parlamento europeo ha leggermente ritardato i divieti proposti dalla Commissione sulle nuove pompe di calore a base di HFC e ha aumentato la quota di HFC per il periodo 2027-29, con una revisione annuale per garantire la compatibilità con REPowerEU.

Il Parlamento europeo ha inoltre votato per destinare i proventi della nuova quota di HFC alla promozione dell’adozione delle pompe di calore, ad esempio alla qualificazione degli installatori di caldaie a gas.

Clare Perry, responsabile della campagna per il clima della EIA, ha dichiarato relativamente al tema delel pompe di calore: «Abbiamo urgentemente bisogno dell’introduzione delle pompe di calore, ma è necessario evitare il più possibile l’uso di refrigeranti HFC, altrimenti si rischia di bloccare questi super gas a effetto serra e le loro emissioni di sostanze chimiche persistenti per il futuro. La posizione del Parlamento sostiene i principali produttori europei di pompe di calore che stanno investendo in tecnologie sostenibili con refrigeranti naturali».

Tim Grabiel, Senior Lawyer & Policy Advisor dell’EIA, ha aggiunto: «Il messaggio del Parlamento non potrebbe essere più chiaro: i gas fluorurati ad effetto serra non hanno futuro in un mondo con un limite di 1,5°C”. Il voto di oggi è anche un voto per l’industria europea, che potrà trarre enormi benefici da investimenti tempestivi in alternative sostenibili ai refrigeranti naturali».