Eurovent: Il Parlamento europeo deve essere pragmatico per raggiungere gli obiettivi di F-Gas

Eurovent, insieme a 11 importanti associazioni europee e partner globali attivi sul mercato europeo, chiede alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo di respingere gli emendamenti che vietano i gas fluorurati, mettendo a rischio gli obiettivi dell’UE in materia di clima e sicurezza energetica.

La commissione Ambiente ha votato il 1° marzo il regolamento sui gas fluorurati, che mira a ridurre le emissioni degli idrofluorocarburi (HFC) e delle relative sostanze fluorurate, utilizzate in molti prodotti, tra cui le pompe di calore e gli isolanti in schiuma. Le 12 associazioni hanno firmato una lettera in cui si afferma che la proposta di ENVI metterà a rischio gli obiettivi di REPowerEU e del Green Deal industriale dell’UE e che gli emendamenti compromessi 10, 11, 13, 14 e 21 al regolamento F-Gas sono particolarmente problematici.

Russell Patten, direttore generale di EPEE, ha dichiarato: «Molti degli emendamenti del Comitato sono semplicemente impossibili da realizzare per l’industria. I 12 cofirmatari di questa lettera, pur sostenendo l’ulteriore riduzione graduale degli HFC, sono seriamente preoccupati che essi compromettano gli obiettivi di neutralità del carbonio dell’Europa e rallentino il processo di decarbonizzazione degli edifici».

Gli emendamenti interessati sono il 10, 11, 13, 14 e 21:

  • essi propongono livelli di quote per gli HFC che non sono in grado di sostenere le esigenze di servizio delle apparecchiature esistenti o l’introduzione di nuove apparecchiature di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza energetica;
  • essi chiedono di vietare l’uso dei gas senza considerare sufficientemente la sicurezza, l’applicabilità, l’efficienza energetica e i costi;
  • essi non tengono conto dei requisiti critici di formazione e certificazione per i tecnici dell’installazione e dell’assistenza, la maggior parte dei quali proviene da piccole imprese;
  • essi includono piani di contingentamento che disincentiveranno la produzione all’interno dell’UE;
  • essi autorizzano la Commissione europea ad adottare le modifiche al Regolamento senza passare attraverso l’intero processo legislativo.

Le associazioni chiedono di respingere questi emendamenti. In particolare:

«Siamo impegnati a offrire soluzioni che possano mitigare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di carbonio» ha dichiarato Paolo Falcioni, Direttore Generale di APPLiA. «Tuttavia, la proposta di ENVI porta a uno scenario irrealisticamente rigido che non consente al mercato di soddisfare la domanda dei consumatori di energie rinnovabili e di tecnologie di raffreddamento e riscaldamento altamente efficienti».

«Noi rappresentiamo le industrie che si occuperanno della decarbonizzazione degli edifici attraverso soluzioni innovative di riscaldamento, raffreddamento e refrigerazione» ha dichiarato Francesco Scuderi, Segretario Generale di Eurovent. «Siamo pienamente impegnati per la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 e siamo ansiosi di lavorare con il Parlamento per raggiungere i nostri obiettivi comuni».

«Esortiamo gli eurodeputati della commissione ENVI ad assumere una posizione realistica che consenta la diffusione delle pompe di calore in tutta l’UE, riconoscendo la diversità delle tradizioni edilizie, degli standard di sicurezza e dei codici edilizi» ha dichiarato Thomas Nowak, segretario generale dell’Associazione europea delle pompe di calore (EHPA). «Le pompe di calore sono al centro degli sforzi dell’UE per la decarbonizzazione del riscaldamento. Un regolamento sui refrigeranti che non tenga sufficientemente conto delle esigenze del settore nel fornire riscaldamento e raffreddamento decarbonizzati metterebbe a rischio gli obiettivi di neutralità climatica dell’UE a favore di dispositivi più inquinanti».

«In qualità di produttori di componenti per la maggior parte delle tecnologie che l’Europa intende utilizzare per la decarbonizzazione, i membri di ASERCOM si stanno già impegnando per fornire soluzioni per una transizione più rapida verso soluzioni a bassissimo GWP, ma dobbiamo farlo fornendole in un ciclo industriale ripido ma fluido e realizzabile» ha dichiarato Marco Masini, Presidente di ASERCOM.

1 COMMENTO

  1. Siamo completamente d’accordo. È fondamentale che le politiche ambientali siano implementate in modo razionale e pragmatico, senza compromettere la competitività dell’industria o la sicurezza dei consumatori. La riduzione dell’utilizzo dei gas fluorurati ad effetto serra è un obiettivo importante per preservare il nostro pianeta. Ci auguriamo che il Parlamento europeo adotti politiche che possano raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati, aiutando le imprese nella sostenibilità economica della transizione. In questo modo si potrà garantire un futuro migliore per le generazioni future e per il nostro pianeta.

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