Officine Mario Dorin e compressori CO2: una storia ultratrentennale

Officine Dorin rivisita i compressori CO2L’anidride carbonica (CO2) è diventato il refrigerante preferito per molte applicazioni, garantendo, in molti casi, livelli COP migliori rispetto alla tecnologia HFC adottata in precedenza.
Tuttavia, quando ci si avvicina alla tecnologia CO2 è obbligatoria una conoscenza approfondita e una progettazione adeguata del sistema, a causa delle caratteristiche termodinamiche uniche di questo refrigerante.
La CO2 rappresenta una delle soluzioni piĂą antiche nel sistema di condizionamento e refrigerazione (HVAC&R).
Il suo impatto ambientale è pari a zero (GWP=1, ODP=0) e in diverse applicazioni consente notevoli risparmi energetici.
Le sue caratteristiche termofluidodinamiche impongono però l’introduzione di una componentistica dedicata, molto differente da quanto comunemente usato coi gas sintetici (HFC).

In particolar modo il compressore frigorifero, che da sempre è il componente maggiormente sollecitato di ogni impianto, in Dorin è stato oggetto di una profonda rivisitazione tecnica, volta all’introduzione di numerose soluzioni largamente diffuse in settori molto più avanzati tecnologicamente, come l’automotive.
Infatti, la CO2 impone una serie di “challenge”, che possiamo riassumere di seguito:
– stress termici molto elevati (temperature di scarico fino a 200°C)
– elevate pressioni differenziali (fino a 8 volte superiori rispetto alle applicazioni HFC)
– alesaggi molto ridotti, con conseguenti carichi specifici straordinariamente elevati in corrispondenza dell’occhio piccolo di biella
– estrema solubilitĂ  coi lubrificanti, imponendo soluzioni tribologiche d’avanguardia

Dorin che ha da sempre creduto in questa tecnologia innovativa, i primi compressori CO2 risalgono infatti agli anni Novanta, oggi vanta la piĂą ampia gamma, a livello mondiale, di compressori CO2, raggiungendo successi e consensi in numerose configurazioni impiantistiche e diventando protagonista indiscusso nella tecnologia e nella produzione di compressori CO2.
La strada che ha portato e sta portando a questo successo è stata lastricata di numerose sfide tecniche, di messe a punto costanti e di ingenti investimenti in ricerca e sviluppo (R&S).

Da subito Dorin ha deciso di sviluppare una nuova piattaforma di compressori, completamente dedicata all’impiego della CO2, non limitandosi quindi ad un semplice adattamento delle macchine per HFC, come accaduto per molti suoi concorrenti, ma bensì investendo ingenti capitali nell’ingegnerizzazione di un prodotto, il cui unico focus fosse la CO2, tenendo ben presenti tutti le sfide sopra descritte e garantendo al mercato il miglior prodotto disponibile in termini di affidabilità ed efficienza.

Tra le numerose soluzioni tecniche d’avanguardia adottate possiamo evidenziare:
1. Collettore di scarico esterno, che garantisce fenomeni convettivi tra il collettore stesso e l’ambiente circostante, portando a livelli termici inferiori, anche del lubrificante all’interno del compressore e ad un’affidabilità estremamente superiore.
2. Pistone realizzato con un materiale di pari caratteristiche di quello del corpo compressore: questo permette una dilatazione termica congruente tra pistone e corpo, diminuendo drasticamente le possibilitĂ  di grippaggio.
3. Spinotto, rivestito di un fine strato di materiale estremamente duro, caratterizzato da un bassissimo coefficiente di attrito ed autolubrificante.
4. Bielle che presentano una testa a forma di vipera, con supporto inferiore maggiorato per diminuire il carico specifico al momento della spinta di compressione.
5. Bronzine, multi-strato caratterizzate da una matrice metallica tenace e resistente, rivestita da materiale plastico indurito, caratterizzato da un bassissimo coefficiente di attrito ed autolubrificante.
6. Pompa dell’olio, generosamente dimensionata, che riesce a portare olio in pressione in tutte le parti del compressore, incluso lo spinotto.

Analizzando i punti menzionati emerge dunque, in modo evidente, come Dorin sia in grado di proporre al mercato compressori per CO2 caratterizzati da un livello tecnologico significativamente avanzato garantendo agli utilizzatori un’estrema affidabilità impiantistica e costi di esercizio contenuti.