Embraco, fornitore globale di tecnologia di refrigerazione per l’intera catena del freddo residenziale e commerciale e parte del portfolio dei marchi di Nidec Global Appliance, ha recentemente avviato la produzione in serie del compressore a velocità variabile (inverter) VESH, una nuova generazione della serie VES. Si tratta di un aggiornamento del portfolio premium Embraco di prodotti ad alta efficienza energetica per applicazioni residenziali, dai frigoriferi ai congelatori. Il VESH può ottenere fino al 50% di risparmio energetico rispetto a un tradizionale compressore a velocità fissa standard e circa il 30% rispetto a modelli a velocità fissa già più efficienti dal punto di vista energetico.
Il livello di efficienza energetica raggiunto consente ai clienti della Embraco, i produttori di frigoriferi residenziali, di raggiungere la classificazione più alta, livello A, nei sistemi di etichette energetiche con le normative più severe al mondo, come quelle europee e giapponesi.
“Il VESH aumenta i limiti del risparmio energetico in risposta a un contesto di mercato in cui questo argomento è diventato una delle principali priorità per i produttori di apparecchi di refrigerazione e gli utenti finali a causa degli alti prezzi dell’energia, soprattutto in Europa, dove sono alle stelle”, spiega il vicepresidente del segmento di Commercio di Elettrodomestici della Nidec Global Appliance, Ricardo Bristotti.
Efficiente, silenzioso e compatto
La famiglia di compressori VES è la piattaforma premium del portfolio Embraco; quindi, oltre all’efficienza ha anche gli standard più elevati per l’acustica. Un esempio è la sua capacità di funzionare a 950 rpm (giri al minuto) a bassa richiesta, che lo rende silenzioso come il rumore ambientale di una biblioteca, un valore aggiunto rilevante per il consumatore finale. Poiché la tecnologia a velocità variabile consente al VESH di regolare la sua velocità di funzionamento in base alla temperatura richiesta, aiuta anche a migliorare la conservazione degli alimenti, un’altra caratteristica apprezzata dagli utilizzatori finali.
L’Embraco VESH arriva sul mercato come il più piccolo compressore a velocità variabile in questa fascia di efficienza: pesa in media 6,8 kg ed è alto solo 144 mm. “La miniaturizzazione dei prodotti è tra le principali guide del nostro processo di innovazione, per i suoi numerosi vantaggi”, afferma Bristotti. “Un compressore più piccolo consente più spazio all’interno del frigorifero, consente la riduzione dei processi e dei materiali utilizzati nei flussi di produzione e ottimizza il trasporto, contribuendo alla sostenibilità ambientale”, aggiunge.
Il compressore raggiunge una cilindrata massima di 11 cc e 270 W di potenza frigorifera, ed è a doppia tensione (110V e 220V). Oltre alle applicazioni residenziali, il VESH sarà adatto anche per alcuni tipi di apparecchiature di refrigerazione commerciale.
Funziona con il refrigerante naturale R600a, che ha un GWP (Global Warming Potential) vicino allo zero e nessun impatto sullo strato di ozono. “L’efficienza energetica combinata con l’uso di R600a è un contributo significativo in termini di riduzione delle emissioni di CO2 equivalente, risultando quindi in un elettrodomestico più sostenibile dal punto di vista ambientale per il consumatore finale.”
Local-to-local: riduzione dell’impatto ambientale e delle interruzioni logistiche
Il VESH è prodotto strategicamente negli stabilimenti della Nidec Global Appliance in Austria e in Cina. “La nostra preoccupazione è quella di offrire un miglior pacchetto di servizi ai nostri clienti locali, riducendo al contempo l’impronta ambientale sui trasporti ed evitando interruzioni causate da lunghe catene logistiche”, spiega Bristotti. “I principali mercati di riferimento per questo prodotto sono il Giappone e l’Europa, dove le normative in materia di efficienza energetica e rumore sono molto rigide”, aggiunge. “L’accettazione e la comprensione da parte del mercato delle caratteristiche e dei vantaggi del VESH ha finora superato le nostre aspettative, dimostrando che il mondo è su un percorso verso la sostenibilità che non ha ritorno“, conclude.