ITALIA: l’Unione del Caldo e del Freddo Green cresce e fa sentire la sua voce

In questi giorni sui canali social di alcune aziende italiane che si occupano di caldo e freddo gira un documento indirizzato alla Politica italiana ed europea in cui, riferendosi al Regolamento F-gas che sta prendendo forma ora, le aziende firmatarie sottolineano la necessità di un’azione politica che si concentri su alcune priorità. Tali priorità riflettono un agire non solo nell’interesse comune, della Società civile e dell’Ambiente, assicurando l’utilizzo di tecnologie efficienti e sostenibili, ma anche nell’interesse particolare della economia italiana del freddo e del caldo che vede interpreti di portata globale che stanno puntando tutta la loro forza innovativa su tecnologie sostenibili.

Le priorità su cui il documento invita a concentrare l’azione politica sono, in sunto, le seguenti:

  • la promozione di tecnologie per refrigerazione, condizionamento, riscaldamento e pompe di calore con refrigeranti naturali;
  • la definizione di un piano nazionale di decarbonizzazione della refrigerazione e del riscaldamento, riconvertendo gli impianti più vecchi e altamente impattanti con impianti più sostenibili e a gas non climalteranti;
  • l’estensione dell’utilizzo di gas naturali anche al settore dei trasporti a temperatura controllata;
  • il rafforzamento della lotta contro il commercio illegale dei gas sintetici, altamente climalteranti;
  • la formazione di tecnici ed operatori del settore in grado di operare anche con gas naturali.

Le aziende italiane che stanno portando avanti queste richieste fanno parte della Unione del Caldo e del Freddo Green, un gruppo di lavoro nato spontaneamente nel novembre 2021 durante la fiera Refrigera a Bologna. Le otto aziende iniziali sono oggi 15 e altre sono in procinto di entrare a farne parte. Sono aziende italiane conosciute a livello globale per la qualità dei propri prodotti e per la forte spinta innovativa che oggi esse stanno concentrando proprio su soluzioni altamente efficienti e a refrigeranti naturali.

«Sostenere le proposte di queste aziende significa anche sostenere un settore economico chiave per l’Italia, riconosciuto a livello europeo e mondiale» afferma Marco Mancini portavoce di Legambiente, associazione capofila del Gruppo di Lavoro. «Non si tratta di aziende che importano e rivendono merce prodotta altrove, ma di aziende che in Italia producono e hanno il loro capitale umano e intellettuale, per cui ogni euro investito da queste aziende, crea plus valore innanzitutto in Italia, quindi in Europa, in forma di lavoro, di sviluppo tecnologico e di crescita delle competenze. Questo il messaggio che vogliamo trasmettere a tutta la Politica italiana e europea, della quale alcuni rappresentanti hanno già ascoltato le nostre istanze. Tra essi: l’on. Lancini, shadow rapporteur del regolamento F-gas incontrato in un appuntamento dedicato e tutti i parlamentari europei e italiani direttamente legati alla revisione del regolamento F-gas».

Tra queste istanze, come indicato sopra, vi è la formazione dei tecnici e operatori del settore che viene riconosciuta come un vero e proprio collo di bottiglia alla diffusione di tecnologie con refrigeranti naturali, soprattutto ora dove la richiesta per tali tecnologie è in aumento.  Quello della formazione è un tema che ritroviamo anche nel recente “Manifesto della meccanica per il 2023” presentato da ANIMA Confindustria e che contiene 5 proposte per fare ripartire il settore della meccanica.  Tra esse si legge anche la “valorizzazione e professionalizzazione del fattore umano che dà valore al nostro comparto”.

L’importanza del settore HVAC&R italiano lo si è visto anche alla recente fiera di riferimento Chillventa: su 844 espositori da tutto il mondo, l’Italia è risultata tra i TOP FIVE. E non per la prima volta. Il valore totale delle esportazioni del settore della industria meccanica, a cui i comparti del freddo e del caldo appartengono, arriva quest’anno a 30,9 miliardi di euro. Ma non è solo questione di numeri. È la spinta innovativa che fa di queste aziende dei leader a livello globale e che rende i loro prodotti e le loro soluzioni degli standard di qualità riconosciuti a livello mondiale.

Il documento nella sua versione integrale e la lista delle Aziende dell’Unione del Freddo e del Caldo Green è disponibile QUI

Qualunque azienda si rispecchi nei principi e nelle proposte del Gruppo di Lavoro è invitata a contattare m.mancini@legambiente.it