Revisione Regolamento F-gas: prima bozza dal Parlamento europeo

L’emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo, Francia (Credit: Wikipedia)

La proposta di revisione al Regolamento F-gas fatta dalla Commissione europea a inizio aprile è ora al vaglio del Parlamento. Qui il parlamentare Bas Eickhout, relatore della commissione per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare dell’UE (ENVI), ha presentato una prima bozza di documento di risposta alle proposte della Commissione. La bozza contiene ben 113 emendamenti.

Quali sono i punti principali di questa bozza? Ne abbiamo evidenziati alcuni qui di seguito. Per un approfondimento si rimanda al documento originale.

Osservazioni di carattere generale

Secondo il relatore:

  • la Commissione dovrebbe considerare un aggiornamento dei valori GWP dei gas fluorurati ad effetto serra in linea con il Sesto Rapporto di Valutazione adottato dall’IPCC a livello internazionale. Inoltre, dovrebbe richiedere di indicare in etichetta non solo il GWP a 100 anni ma anche il GWP a 20 anni.Infatti, molti HFC hanno un GWP molto più elevato a breve termine che non a lungo termine. L’indicazione sulle etichette del GWP20 accanto al GWP100 contribuirà ad aumentare la consapevolezza dell’elevato impatto di alcuni gas sul riscaldamento globale a breve termine.
  • Gli Stati membri dovrebbero garantire l’istituzione di sistemi di responsabilità del produttore per il trattamento dei gas fluorurati ad effetto serra a fine vita. La Commissione dovrebbe stabilire i requisiti minimi per tali sistemi di responsabilità del produttore, anche per quanto riguarda la raccolta, la rigenerazione, il riciclo, gli impianti di smaltimento, la fornitura di attrezzature a tecnici certificati, la rendicontazione. I contenitori di gas fluorurati devono recare un’etichetta con informazioni sulle modalità di restituzione per la ricarica.
  • Gli Stati membri devono garantire che tutta la forza lavoro che utilizza e tratta i gas fluorurati ad effetto serra e le tecnologie alternative abbia una formazione completa.
  • Le molecole note come PFAS richiedono un’attenzione particolare, considerato l’elevato numero di casi di contaminazione del suolo e delle acque – compresa l’acqua potabile – nell’UE e a livello globale. Per garantire la coerenza con la politica dell’Unione e un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente e data la disponibilità di alternative non tossiche, il presente regolamento non dovrebbe incoraggiare l’uso di gas fluorurati a effetto serra che sono anche PFAS o la cui produzione produce PFAS o che si decompongono in PFAS.
  • La Commissione dovrebbe chiedere alle organizzazioni europee di standardizzazione di sviluppare e aggiornare le norme armonizzate pertinenti per garantire l’agevole attuazione delle restrizioni all’immissione sul mercato stabilite nel presente regolamento. Gli Stati membri dovrebbero garantire che le norme nazionali e i codici di costruzione siano aggiornati per riflettere i limiti di carica consentiti dei refrigeranti infiammabili, comprese le norme IEC 60335-2-89 e IEC 60335-2-40, e dovrebbero riferire sui loro sforzi a tal fine e su eventuali eccezioni al loro aggiornamento.
  • Nell’ambito dei suoi sforzi globali per mitigare il cambiamento climatico, l’Unione non dovrebbe consentire l’esportazione degli idrofluorocarburi a effetto serra, almeno dei più potenti. L’UE, in quanto leader mondiale nella mitigazione dei cambiamenti climatici, non dovrebbe consentire l’esportazione di tali gas verso Paesi terzi, anche in considerazione del fatto che tali Paesi potrebbero non avere gli stessi standard di contenimento e le stesse infrastrutture rigorose dell’UE.
  • Considerando il valore di mercato delle quote, è opportuno richiedere un prezzo per la loro assegnazione. Tale prezzo dovrebbe aumentare nel tempo per fornire un flusso di entrate stabile che possano essere utilizzate per la gestione del regolamento, per una sua migliore applicazione e per sostenere l’introduzione di tecnologie alternative.
  • La Commissione e le autorità competenti degli Stati membri dovrebbero garantire che i seguenti dati inclusi nel portale dei gas fluorurati siano disponibili al pubblico:
    • l’assegnazione delle quote regolarmente aggiornata
    • informazioni sulle imprese che ricevono un trasferimento di quote e l’importo ricevuto;
    • un elenco dei fornitori registrati
    • dati commerciali dettagliati su ogni importazione, compreso il punto di ingresso e il tipo di HFC;
    • dati sul trasbordo;
    • dati sulla produzione nazionale di HFC, compresa la produzione di materie prime e gli impianti che producono HFC-23;
    • dati sulla distruzione chimica

La mancanza di trasparenza nel regolamento UE sui gas fluorurati rende difficile per la società civile e per gli attori del mercato controllare la conformità. Il regolamento UE sui gas fluorurati dovrebbe avere un approccio più trasparente alla condivisione dei dati.

  • La Commissione dovrebbe controllare costantemente gli sviluppi tecnologici e di mercato relativi all’uso dei gas fluorurati ad effetto serra e delle loro alternative naturali nell’Unione. Qualora la Commissione riscontri prove dell’emergere o dell’accelerazione dell’uso di gas fluorurati ad effetto serra a basso GWP o di alternative naturali nei prodotti e nelle apparecchiature immessi sul mercato dell’Unione, dovrebbe proporre, se del caso, di modificare il presente regolamento rafforzando i divieti di immissione in commercio di gas fluorurati ad alto GWP nei prodotti o nelle apparecchiature in questione. Poiché le tecnologie si evolvono molto rapidamente, è importante che la Commissione proponga una revisione del presente regolamento non appena appaiono opzioni a basso GWP, in modo che il regolamento possa mitigare un maggior numero di emissioni e fornire un maggiore contributo al raggiungimento dell’obiettivo di neutralità climatica dell’UE e dell’Accordo di Parigi.

Emendamenti sui divieti di immissione di gas fluorurati  sul mercato

Per quanto riguarda i divieti di immissione di HFC sul mercato, tra le proposte di Eickhout vi sono le seguenti:

  • 1° gennaio 2024: divieto uso gas fluorurati per nuovi refrigeratori e freezer fissi commerciali nuovi a gruppo incorporato; in tutte le altre apparecchiature di refrigerazione a gruppo incorporato a partire dal 1°gennaio 2025
  • 1° gennaio 2024: divieto di utilizzo di gas fluorurati ad effetto serra con un GWP pari o superiore a 2.500 anche per le apparecchiature destinate ad applicazioni intese a raffrescare prodotti a temperature inferiori a – 50°C. L’attuale esenzione non è infatti, secondo il Relatore, giustificata dal punto di vista dell’impatto ambientale e disincentiva questi settori ad utilizzare HFC a basso GWP e alternative non fluorurate
  • 1° gennaio 2025: divieto di utilizzo di gas fluorurati in nuove apparecchiature per la refrigerazione domestica
  • 1° gennaio 2025: divieto di utilizzo di gas fluorurati in apparecchiature nuove residenziali di condizionamento d’aria e pompe di calore plug-in a gruppo incorporato. Secondo il Relatore, infatti, molti produttori di questi apparecchi si sono già orientati verso l’uso sicuro ed efficiente del propano nel mercato dell’Unione Europea, dato che sono disponibili decine di modelli sul mercato europeo e alcuni grandi produttori hanno in programma di aumentare la produzione
  • 1° gennaio 2025: divieto di utilizzo di gas fluorurati in sistemi monosplit contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati a effetto serra
  • 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati in sistemi di tipo split di capacità nominale fino a 12 kW, tranne se necessari per rispettare le norme di sicurezza nazionali
  • 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati con GWP pari o superiore a 750 in sistemi split di capacità nominale tra 12 e 200 kW, tranne quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza
  • 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati in sistemi split di capacità nominale superiore a 200 kW. Vale che si possono fare delle eccezioni quando è necessario soddisfare gli standard di sicurezza. Per il resto, sostiene il Relatore, con la recente adozione della norma IEC-60335-2-40, che aumenta i limiti di carica dei refrigeranti infiammabili, tutti i requisiti per i sistemi split fino a 12kW possono essere soddisfatti con il propano. Nei sistemi split di potenza superiore a 200 kW, l’ammoniaca e la CO2 sono alternative disponibili.gas fluorurati
  • 1° gennaio 2027: divieto di utilizzo di gas fluorurati per il trasporto refrigerato in furgoni, autocarri e rimorchi, navi e container frigoriferi. Secondo il Relatore, le unità di refrigerazione per il trasporto presentano alti tassi di perdita e uno scarso recupero del refrigerante a fine vita, rendendo questo settore importante per un’azione urgente per affrontare le emissioni di gas fluorurati. Esistono già alternative sul mercato, ma la loro adozione è stata lenta.

Con questi divieti si arriverebbe ad un divieto totale degli HFC nel 2049 ovvero alla emissione di 0 tonnellate equivalenti di CO2 da HFC