Uno statuto rivisto nello spirito per una maggiore trasparenza e coesione, un rendiconto ricco di risultati raggiunti e progetti avviati, una rete di collaborazioni forti per offrire servizi e dare prospettiva al lavoro dei frigoristi. Questi i risultati fondamentali di un’Assemblea svoltasi a Bologna che ha coinvolto numerosi soci e che ha dato agli intervenuti il modo di apprezzare non solo il metodo, ma anche i contenuti di un’attività intensa, articolata ma sempre focalizzata sui bisogni del frigorista.
L’Assemblea si è assunta il compito di perfezionare alcuni aspetti dello Statuto associativo con il preciso obiettivo di rendere più coeso il lavoro e l’interazione fra gli organismi dell’Associazione stessa, ribadendo la centralità del Consiglio Direttivo come luogo d’indirizzo politico e organizzativo di Assofrigoristi e affermando con totale chiarezza l’importanza della condivisione e della trasparenza nella gestione. Presidente e Presidenza ne escono così rafforzati nella loro azione sul campo, in un clima in cui il Consiglio Direttivo è sostanzialmente informato prima di ogni decisione importante, sia essa di carattere istituzionale sia sul fronte degli impegni economici, così da avere serenità operativa a valle e limpidezza gestionale a monte.
Il ruolo del Comitato Tecnico Scientifico è ribadito nella sua centralità sia sul fronte dei contenuti tecnici da proporre al mondo degli operatori e al mercato attraverso la produzione di indicazioni generali, la generazione e ottimizzazione dei programmi formativi e la consulenza tecnica agli associati. La valenza di organo di carattere tecnico scientifico viene ribadita nel rispetto della sua funzione consultiva e comunque subordinata alle decisioni insindacabili del Consiglio Direttivo.
Al Direttore operativo viene sottolineata la sua funzione di cinghia di trasmissione delle linee guida proposte dal Presidente e approvate dal Consiglio Direttivo in stretta collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico per dare sostanza al lavoro dell’Associazione in tutte le sedi, istituzionali, formative, di supporto agli associati e di dialogo con il mercato e i sostenitori.
Nuova enfasi viene posta sulla supervisione gestionale e professionale con l’istituzione del Tesoriere e del Collegio dei Probiviri, per supportare il lavoro degli organismi esistenti con un adeguato controllo delle risorse e un organo preposto alla valutazione di eventuali comportamenti oggetto di discussione da parte di singoli associati.
La dettagliata e corposa discussione sollo Statuto ha lasciato il posto poi a una rendicontazione del lavoro svolto nel corso del periodo giugno 2021 – settembre 2022, un lavoro che – al di là della necessaria messa a regime dopo il ricambio al vertice con l’ingresso di Fabio Brondolin come Presidente e della nuova Presidenza – ha dato esiti importanti su molti fronti.
Il completo riassetto del catalogo formativo, lo svincolo dalla “dipendenza” nell’erogazione da un’unica società di servizi, l’ampliamento delle collaborazioni nell’erogazione ha permesso di mostrare ai presenti una potenza di fuoco e un’organicità progettuale davvero consistente, soprattutto a fronte della sua coerenza progettuale: oggi Assofrigoristi cerca di concentrarsi sulla progettazione ed erogazione di contenuti formativi a valore aggiunto per l’operatività sul campo, un punto che è chiaro a tutti, dentro e fuori dall’Associazione vista la crescente richiesta di supporto formativo da parte di non soci, nuovi soci e aziende di dimensioni anche molto grandi che ricorrono al lavoro prodotto da Assofrigoristi e dal suo Comitato Tecnico Scientifico per qualificare le loro reti di assistenza tecnica e talvolta anche il proprio personale interno.
L’attività formativa ha preso la direzione anche della formazione di nuovi frigoristi, data la carenza sul mercato di lavoratori pronti a subentrare alle generazioni in uscita e la crescita di richiesta di professionisti qualificati da parte dell’intero mondo del freddo e delle pompe di calore. Sono state evidenziate dai relatori e apprezzate dai partecipanti le iniziative di formazione in collaborazione con Istituti Professionali e Istituti Tecnici in vista di una sempre più stretta alleanza con il mondo scolastico per favorire un’offerta economicamente qualificata come quella delle aziende frigoriste con un pubblico che ancora non capisce appieno il valore e l’importanza del frigorista nell’economia circolare e nell’efficientazione dei sistemi.
Grande interesse ha raccolto la presentazione del nuovo Software PED, progettato in collaborazione con Dato System e supervisionato passo passo dal CTS: il software permetterà in una prima fase la produzione del fascicolo tecnico ai sensi della Direttiva Macchine e della Direttiva PED, colmando una lacuna della documentazione burocratica particolarmente rilevante vista la crescente complessità operativa a cui i frigoristi vanno incontro nell’epoca della diffusione di soluzioni refrigeranti delicate sotto il profilo della pressione come gas infiammabili ed esplosivi oltre alla diffusa crescita dell’anidride carbonica, che impone pressioni d’esercizio per gli impianti decisamente più impegnative di quanto non lo siano state quelle di molti HFC in passato.
La rete di collaborazioni costituita in quest’anno dall’Associazione ha generato soddisfazione nei partecipanti, che hanno potuto riscontrare come il lavoro svolto abbia portato Assofrigoristi a incidere nelle sedi più opportune portando in anticipo e non a discussione finita il punto di vista degli associati e proponendo qualità dei contenuti e pertinenza tecnica come strumenti di valore aggiunto nella predisposizione di testi, documenti e programmi anche nelle sedi istituzionali più alte.
“Il principale risultato e la maggiore soddisfazione di questa Assemblea è stata la possibilità di sentirsi dire che siamo sulla strada giusta e che quello che stiamo facendo ha il riscontro e il riconoscimento dell’importanza da parte degli associati – ha constatato Fabio Brondolin, Presidente alla sua prima Assemblea nel ruolo – la lunga assenza di occasioni di incontro a causa della pandemia ci aveva privato della possibilità di guardarci negli occhi e di dire apertamente se quel che Assofrigoristi stava facendo era sentito come valido dai membri dell’Associazione e finalmente quest’occasione di incontro ci ha consentito di rifare il punto. Essere coesi è fondamentale e questa coesione è stata il segno più tangibile che abbiamo ricavato dall’Assemblea di Bologna.”