EIA chiede alla Procura europea un’indagine sul crescente mercato nero dei gas serra

Come noto, nell’ambito di una graduale riduzione dell’uso degli HFC, l’UE ha introdotto un sistema di quote attraverso il regolamento sui gas fluorurati per limitare il volume di questi gas a effetto serra sul mercato.

Nel 2018 ha ridotto la fornitura del 37%, facendo andare i prezzi alle stelle. Questo ha naturalmente  dato origine a un lucroso mercato nero in tutta Europa.

Il rapporto dell’organizzazione non governativa EIA, Environmental Investigation Agency –  del luglio 2021 ha rivelato come una delle vie di entrata in europa di bombole illegali di HFC di produzione cinese sia la Romania, attraverso l’Ucraina e la Turchia. Da qui queste verrebbero poi spedite in tutto il continente attraverso i servizi di corriere e nei bagagliai dei pullman transnazionali.

Oltre a identificare le rotte del contrabbando, il rapporto fa anche i nomi delle persone e delle aziende coinvolte nel commercio illegale. Per eludere i controlli di frontiera, i contrabbandieri hanno sfruttato le lacune del regolamento sui gas fluorurati e delle procedure doganali, hanno pagato funzionari corrotti e hanno beneficiato di controlli di frontiera poco rigorosi.

«Nonostante 12 mesi fa abbiamo fornito alle forze dell’ordine rumene le nostre prove, sembra che non sia stata intrapresa alcuna azione» ha dichiarato Fionnuala Walravens, Senior Climate Campaigner dell’EIA.

Il commercio illegale non solo mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE, ma ha anche provocato la perdita di circa 77 milioni di euro all’anno in IVA e dazi doganali.

«Per questo motivo, per la prima volta, l’EIA ha chiesto alla Procura europea, che esiste per proteggere i soldi dei contribuenti europei dai criminali, di indagare su questo crescente mercato nero dei gas serra».

L’indagine dell’EIA ha confrontato i dati riportati dal regolamento UE sui gas fluorurati con i dati commerciali e altre molteplici fonti di informazione, stimando che il volume di HFC illegali contrabbandati nell’UE ammonta al 20-30 per cento del commercio legale.

Le perdite per le imprese che operano legalmente sono significative. Nel 2020, i cinque principali produttori europei di HFC hanno rilevato che le importazioni illegali costano circa 500 milioni di dollari di mancati profitti all’anno.