Supermercati USA: in ritardo rispetto all’Europa nell’adozione di tecnologie sostenibili

Il risultato della valutazione di EIA – Cliccare per ingrandire

L’associazione EIA  – Environmental Investigation Agency – ha valutato le maggiori catene di supermercati statunitensi in base alle loro azioni per ridurre le emissioni di idrofluorocarburi (HFC). Ogni azienda è stata valutata in base alle azioni intraprese in tre categorie:

  • adozione di tecnologie,
  • gestione dei refrigeranti
  • politiche e impegni.

Risultati

Nonostante alcuni miglioramenti rispetto all’ultima valutazione del 2020, la maggior parte dei rivenditori di supermercati statunitensi non ha compiuto progressi sufficienti nell’eliminazione graduale degli HFC e nel miglioramento delle pratiche di gestione dei refrigeranti. Delle sedici aziende valutate, sette hanno aumentato i loro punteggi rispetto al 2020 del 10% o più, mentre altre sette hanno mostrato solo un miglioramento marginale dei loro punteggi. Al contempo, Southeastern Grocers ha diminuito il suo punteggio e Wakefern non ha dimostrato alcun progresso, rimanendo ferma al suo punteggio precedente. Solo due aziende – ALDI e Whole Foods – hanno ottenuto il punteggio minimo.

Confrontando i punteggi complessivi del 2020 e del 2022, la categoria “adozione di tecnologie” ha registrato l’aumento maggiore. Questa categoria comprende il numero di negozi nuovi o riadattati che le aziende utilizzano refrigeranti a bassissimo GWP e la quantità di apparecchiature autonome prive di HFC utilizzate nei negozi. Se da un lato questo dato testimonia la crescente consapevolezza nel settore dei vantaggi derivanti dalla scelta di un sistema di raffreddamento privo di HFC, dall’altro va notato che per la maggior parte delle aziende, ancora meno dell’1% del totale dei punti vendita utilizza refrigeranti rispettosi del clima.

In media, un supermercato statunitense perde il 25% dei gas refrigeranti all’anno. In tutto il settore, le emissioni dovute alle perdite di refrigerante dei supermercati sono pari a 49 miliardi di libbre di carbone bruciate in un anno (1 libbra: 0,45kg). Affrontare queste perdite è fondamentale per contenere le emissioni e diverse aziende hanno mostrato progressi negli sforzi per ridurre i tassi di perdita di refrigerante nei negozi, anche se solo sei di esse hanno reso noto un tasso di perdita medio annuo. Solo tre aziende (ALDI, Target e Walmart) si sono impegnate pubblicamente e a tempo determinato a porre fine all’uso degli HFC.

Nel complesso, nonostante alcuni miglioramenti, il settore dei supermercati americani continua ad avere un ritardo imperdonabile rispetto alle controparti europee e dovrebbe adottare rapidamente una refrigerazione senza HFC. Questo non solo ha senso dal punto di vista climatico, vista la riduzione delle emissioni dirette e la maggiore efficienza energetica, ma ha anche senso dal punto di vista commerciale, viste le nuove normative sugli HFC negli Stati Uniti e a livello globale, che inevitabilmente porterebbero a carenze di approvvigionamento e a prezzi elevati degli HFC.

QUI i risultati ella valutazione

L’Appello dell’Associazione

Dato il significativo impatto degli HFC sul riscaldamento globale, l’EIA chiede a tutti i supermercati di:

  • Sviluppare una strategia per eliminare completamente tutti gli HFC nella refrigerazione entro il 2030;
  • Utilizzare immediatamente solo refrigerazione priva di HFC in tutte le nuove costruzioni e nelle grandi ristrutturazioni;
  • Ridurre la media aziendale delle perdite di refrigerante HFC al di sotto del 10% e pubblicare i progressi compiuti verso questo obiettivo;
  • Assumere impegni o obiettivi pubblici per ridurre l’uso e le emissioni di HFC e impegnarsi proattivamente con gli stakeholder in ambito industriale e politico;
  • Ridurre l’impronta climatica complessiva dei loro impianti di raffreddamento, anche attraverso misure di efficienza energetica e passi semplici ma di grande impatto, come l’aggiunta di porte o tende notturne alle casse aperte, l’aggiornamento dell’illuminazione a LED e la riduzione delle perdite;
  • Migliorare la trasparenza pubblicando regolarmente informazioni che quantifichino le attuali emissioni di refrigerante, tutte le azioni intraprese per adottare tecnologie, ridurre le perdite, aumentare l’efficienza e dichiarare impegni futuri misurabili per ridurre l’uso e le emissioni.