Refrigeranti naturali o infiammabili? Niente dilemmi, ci pensa Lokring

vulkanRefrigeranti naturali=infiammabili. Vero!
Refrigeranti naturali=pericolosi. Falso!

Siamo onesti: i produttori italiani del mondo della refrigerazione hanno preso sul serio il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018, che attua il Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorati ad effetto serra.

L’Italia infatti ha fatto molta strada negli ultimi anni e si è, a ragione, aggiudicata il ruolo di leader sia nella produzione di gas naturali che di frigoriferi, celle frigorifere commerciali ed industriali, pompe di calore che funzionano senza FGas, con la massima efficienza energetica, caricati a R290 e R600a, propano e isobutano: gas naturali, sì, infiammabili, pure.

Questi prodotti sono installati nelle nostre case, nei supermercati, nei negozi, nelle pasticcerie e nelle gelaterie: funzionano bene, sono efficienti da un punto di vista energetico e rispettano l’ambiente.

Grande è stato lo sforzo e la collaborazione con le aziende che progettano i componenti della refrigerazione: sono stati pensati in funzione delle caratteristiche dei nuovi gas verdi.

Fin qui tutto bene. Da qui in poi viene il bello.

Gas infiammabili=assemblaggio SENZA FIAMMA

Non un’equazione, ma la richiesta urgente di una soluzione.

Ed è proprio tra il progetto (perfetto) sulla carta e la sua realizzazione che Vulkan Lokring fa la sua parte.

Lo storico produttore tedesco di connessioni ermetiche per il freddo domestico crea la connessione anche per una refrigerazione commerciabile più sostenibile. I giunti Lokring e la nuova pinza elettrica Lokpress Mini sono stati studiati per semplificare la vita in produzione e sul campo. Con un occhio di riguardo per l’operatore e per il pianeta.

Una soluzione, infinite connessioni! Dai capillari, a diametro differenti da connettere, all’unione di materiali diversi tra loro: solo un Lokring ed un clic, ed il gioco è fatto.

Senza dimenticare che un frigo nuovo oggi significa manutenzione domani, senza paura e rischi per gli operatori e per i frigoristi.

E il nostro dilemma? Risponde il pianeta e ringrazia.