Ventilazione meccanica nelle scuole: necessario incentivare la diffusione degli strumenti anti-COVID per il rientro in sicurezza degli studenti

In vista dell’imminente riapertura al 100% anche delle scuole superiori e, in seguito, del prossimo anno scolastico, è sempre più importante pianificare adeguatamente il rientro degli studenti nelle aule in massima sicurezza. Tali ambienti, infatti, sono tra i più a rischio in termini di diffusione del contagio, in quanto caratterizzati da alti livelli di affollamento e, quindi, da una maggiore facilità di diffusione dei virus.

Per questo motivo, gli interventi mirati e strutturali per garantire il diritto di respirare aria salubre stanno assumendo sempre più un carattere di urgenza, al pari di quelli che garantiscono la protezione dal virus attraverso dispositivi individuali. Come noto, il virus SARS CoV-2 si diffonde più facilmente in ambienti senza un’adeguata areazione, ed è stato già ampiamente dimostrato l’apporto fondamentale in questo senso che possono dare i sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC).

Il Decreto Sostegni, attualmente all’esame del Senato, ha istituito un fondo con dotazione di 150 milioni di euro per favorire il rientro a scuola in sicurezza, ma manca un’esplicita indicazione che tali fondi possano essere utilizzati per i sistemi di ventilazione meccanica controllata, che tuttavia potrebbero essere il vero fattore determinante per il contrasto al virus. L’auspicio di Assoclima Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione, associazione federata in ANIMA Confindustria, federazione di rappresentanza dell’industria meccanica italiana, è che durante la fase di esame parlamentare possa essere corretto il testo del decreto, dando valore esplicito ai sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) come mezzo per contrastare la diffusione del virus SARS CoV-2 negli ambienti scolastici, come richiesto da alcuni emendamenti in tal senso presentati da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Fratelli d’Italia.