La Cina accetta l’emendamento di Kigali per la riduzione degli HFC

Xi al video summit

Il 16 aprile il presidente Xi Jinping ha partecipato a un video summit con il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel

In questo summit egli ha ribadito l’impegno della Cina ad una riduzione drastica delle emissioni di CO2 e di voler raggiungere la neutralità carbonica per il 2060. «Significa che la Cina, in quanto paese in via di sviluppo più grande del mondo, completerà la riduzione più drastica al mondo in termini di emissioni di carbonio e realizzerà la neutralità nel tempo più breve nella storia globale» ha affermato, sottolineando che si tratta di un compito estremamente impegnativo, ma che la Cina manterrà la sua promessa.

Xi ha inoltre affermato che la Cina ha deciso di accettare l’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal e rafforzare il controllo dei gas serra diversi dall’anidride carbonica come gli idrofluorocarburi (HFC).

«Rispondere al cambiamento climatico è la causa comune di tutta l’umanità» ha affermato e non dovrebbe essere una “merce di scambio per la geopolitica, un obiettivo per attaccare altri paesi o una scusa per barriere commerciali”.

La posizione cinese nei confronti dell’emendamento di Kigali è un passo molto importante perche la Cina è il più grande produttore al mondo di HFC.

Xi ha affermato che la Cina aderirà ai principi di equità, responsabilità comuni ma differenziate e rispettive capacità, promuoverà l’attuazione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e dell’accordo di Parigi e svilupperà attivamente la cooperazione sui cambiamenti climatici.

Xi ha anche affermato di sperare che le economie sviluppate diano l’esempio nella riduzione delle emissioni e si assumano l’iniziativa di adempiere ai loro impegni di finanziamento per fornire un adeguato supporto tecnico e di sviluppo delle capacità per i paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico.

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