Global Cold Chain Alliance – GCCA: istantanea del mercato europeo nel primo trimestre 2021

Credits: toolstop CC BY 2.0

Alla fine del primo trimestre del 2021, il panorama della catena del freddo europeo risulta caratterizzato da un’elevata occupazione di stoccaggio e da una bassa rotazione delle scorte, per lo più guidati dal servizio di ristorazione che è ancora quasi fermo. La pandemia COVID-19 continua a colpire il settore, mentre la Brexit ha interrotto i flussi commerciali e il mercato del lavoro. Allo stesso tempo, la Cina ha esportato molto in Europa negli ultimi mesi e i terminali in tutto il continente riferiscono di lavorare a pieno regime; non è prevista una riduzione del flusso prima dell’estate. Le navi e le attrezzature per il trasporto marittimo sono saturi, non c’è capacità aggiuntiva disponibile sul mercato. Di conseguenza, i costi di spedizione sono moltiplicati fino a cinque volte.

Nella maggior parte dei paesi, il prezzo dell’elettricità è aumentato, così come il costo delle assicurazioni. La riduzione dell’impronta di carbonio e la sicurezza informatica sono altre importanti sfide che gli operatori logistici a temperatura controllata di terze parti devono affrontare in tutta Europa. Nel frattempo, il consolidamento continua a progredire, le acquisizioni più recenti sono state annunciate in Nord Europa, Regno Unito e Italia. Inoltre, diverse nuove costruzioni sono iniziate o sono in corso in varie parti d’Europa. Vi è una forte tendenza verso edifici più sostenibili e un maggiore utilizzo dell’automazione.

Maggiori informazioni QUI