L’economia circolare dei refrigeranti

di Marco Dall’Ombra, HVAC Mentor | Circular Economy Passionate

Il sistema economico, all’interno del quale sono collocate le nostre attività, è di tipo lineare, sintetizzabile in tre fasi principali: produzioneconsumosmaltimento.

All’inizio del secondo millennio si fa strada un nuovo modello di economia “circolare” , i cui principi sono così “disruptive” da relegarlo per quasi vent’anni nell’ambito accademico. Cosa rende questo modello così diverso dall’attuale? Se fossi bravo come Jasper Gwyn sarei in grado di “scrivere un ritratto” dell’economia circolare. Così non è, quindi mi limito a offrirvi questa definizione: “un’economia industriale che è riparativa o rigenerativa, che mira a massimizzare ciò che è già in uso in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto”.

I refrigeranti HFC presenti nelle apparecchiature HVAC+R sono rigenerabili. Questo ci offre l’opportunità di trasformare, da lineare a circolare, il modello economico utilizzato nel nostro settore. Il modello attuale prevede che i produttori forniscano il refrigerante all’industria e ai tecnici che si occupano di installazione, manutenzione e riparazione dei prodotti nuovi o già installati. Quando il prodotto arriva a fine vita o non è più conveniente ripararlo, si smaltisce poiché è un “rifiuto”. Lo stesso vale per il refrigerante in esso contenuto, che viene recuperato dal tecnico e avviato alla distruzione. Produzione – consumo – smaltimento. Lineare.

In un modello circolare non c’è un inizio ed una fine (altrimenti che cerchio sarebbe) quindi per descriverlo, partiamo dai tecnici che avviano il prodotto sostituito verso un percorso virtuoso (remanufacturing) all’interno del quale viene utilizzato come una risorsa per produrre nuove macchine. Il refrigerante invece, recuperato e stoccato in maniera selettiva, è raccolto dai  produttori che provvedono alla sua rigenerazione e alla successiva distribuzione sia all’industria (che produce nuove unità) che ai tecnici (che manutengono e riparano i prodotti esistenti).

Raccolta – rigenerazione – utilizzo – raccolta. Circolare.

In Europa sono installate decine di milioni apparecchiature per la climatizzazione e pompe di calore. La maggior parte è ancora ben lontana dal proprio fine vita e caratterizzata da ottime efficienze. Grazie all’utilizzo di refrigeranti rigenerati, potranno essere mantenute in esercizio utilizzando il refrigerante recuperato delle apparecchiature dismesse. Questa pratica consentirà

anche di allungare la loro vita utile in ossequio ad uno dei principi fondanti dell’economia circolare che è il “massimizzare ciò che già in uso”.

In Italia, nel settore della climatizzazione, esistono esempi di gestione del refrigerante riconducibili ad un modello circolare. Anche chi è riuscito a “chiudere il cerchio” si trova ancora  in uno stadio  economico non sostenibile, perché la scala di applicazione è troppo piccola.

Una economia circolare può esistere e sostenersi solo attraverso un’attività coordinata di tutti i componenti della filiera. Un esempio è rappresentato dal sistema di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati che, dal 1984 ad oggi, ha rigenerato poco meno dell’80% del prodotto raccolto.

Molte sono le ragioni per le quali ritengo sia importante impegnarsi per la realizzazione dell’economia circolare dei refrigeranti ma la principale è che non abbiamo più tempo. Entro la fine del 2021 si completerà sia la revisione del regolamento UE 517/2014 (F-Gas) che la stesura degli atti legislativi derivanti dal New Circular Economy Action Plan, approvato nel marzo ‘20. E’ essenziale confrontarsi con il legislatore affinché l’avvio di un’economia circolare dei refrigeranti HFC sia contemplata, disciplinata e sostenuta attraverso l’esenzione dall’ambito applicativo della Carbon Tax, così come già avviene in Francia e parzialmente in Spagna.

Ringrazio ZeroSottoZero per lo spazio che mi ha concesso. Spero di potere tornare a confrontarmi con voi da queste pagine, approfondendo temi che in questa occasione ho dovuto semplificare od omettere del tutto.