EFCTC – European FluoroCarbons Technical Committee – supporta gli obiettivi e la struttura del Regolamento sui gas fluorurati. Dal 2015, il mercato europeo ha dimostrato che la struttura del Regolamento sui gas fluorurati funziona nel suo formato attuale, in quanto fornisce la flessibilità del mercato per effettuare scelte di refrigeranti appropriate, promuovendo al contempo l’uso di refrigeranti a GWP inferiore in combinazione con misure dirette alla riduzione delle emissioni legate al refrigerante. EFCTC ritiene che l’obiettivo principale del processo di revisione dei gas fluorurati dovrebbe essere quello di garantire e migliorare l’attuazione e l’applicazione del regolamento, in particolare, in considerazione del Green Deal europeo e del suo obiettivo di ridurre al minimo le emissioni di gas fluorurati, allineando anche il Regolamento con il protocollo di Montreal.
In risposta alla consultazione pubblica sul regolamento sui gas fluorurati, chiusasi a fine 2020, nel contributo di EFCTC vengono affrontati quattro temi principali:
- Migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento, compresi il recupero e la distruzione dei gas: l’ulteriore armonizzazione, attuazione e applicazione del regolamento sui gas fluorurati in tutta l’UE è per EFCTC una priorità, strettamente collegata al miglioramento delle procedure doganali relative ai gas fluorurati e alla sorveglianza del mercato per rilevare attività illecite e illegali. Le attuali normative sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti rappresentano un ostacolo a un trattamento efficace di fine vita dei gas fluorurati. È necessario facilitare il trasporto transfrontaliero mirato a recupero o distruzione dei gas esausti.
- Rafforzare le misure per eliminare il commercio illegale, che sta mettendo a rischio gli obiettivi del regolamento e lo stesso Green Deal europeo. Sebbene siano stati compiuti negli ultimi mesi alcuni progressi, è essenziale che vengano intraprese ulteriori azioni quali:applicazioni di sanzioni armonizzate e dissuasive, rapida introduzione dello sportello doganale unico e modifiche al processo di transito T1 per garantire che tutti gli operatori economici dei gas fluorurati siano registrato nel portale F-gas o registro equivalente. È essenziale che le autorità doganali monitorino le società che importano per la “riesportazione”. Inoltre, si sollecita un maggior controllo delle vendite online.
- Fornire i dati di riduzione delle emissioni di HFC: i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente hanno dimostrato che le emissioni di gas fluorurati sono diminuite dal 2014 e hanno portato la Commissione europea a concludere che le disposizioni del regolamento sui gas fluorurati sono efficaci. Tuttavia, l’impatto delle quantità del commercio illegale dal 2018 sull’entità delle riduzioni delle emissioni è incerto. Poiché l’obiettivo del regolamento sui gas fluorurati è ridurre le emissioni di carbonio di due terzi entro il 2030 (in termini di CO2eq) rispetto ai livelli del 2015, una migliore applicazione a livello di Stato membro è essenziale per raggiungere questo obiettivo.
- Mantenere la flessibilità del mercato ed evitare interruzioni del mercato con la riduzione graduale esistente e i già definiti divieti di utilizzo: modifiche alla riduzione graduale degli HFC o l’introduzione di ulteriori divieti sui gas fluorurati potrebbero interrompere in modo significativo gli investimenti pianificati dagli operatori di mercato per raggiungere la conformità fino al 2030, con un impatto particolare sulle PMI. A seconda delle misure scelte, la ricerca e lo sviluppo e l’innovazione in soluzioni più sostenibili potrebbero venirne influenzate. Le misure devono essere allineate al protocollo di Montreal per garantire che la competitività globale delle società con sede nell’UE sia protetta. Eventuali nuove misure proposte durante la revisione devono tenere conto degli investimenti che gli operatori di mercato hanno già fatto per soddisfare i requisiti dell’attuale regime dei gas fluorurati, che durerà fino al 2030.