Europa: EGEC chiede prezzi unitari della CO2 per raffreddamento e riscaldamento

Ogni anno a settembre il presidente della Commissione europea pronuncia dinanzi al Parlamento europeo il discorso sullo stato dell’Unione, in cui fa il punto della situazione per l’anno appena trascorso e presenta le priorità per l’anno successivo.

Il presidente illustra inoltre in che modo la Commissione affronterà le sfide più urgenti per l’Unione europea e presenta le idee per plasmare il futuro dell’UE.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, pronuncerà il suo intervento oggi, 16 settembre 2020 (ore 9:00 CEST). Il discorso sarà seguito da un dibattito in plenaria con i membri del Parlamento europeo.

In occasione di questo discorso, l’associazione europea EGEC – The European Geothermal Energy Council  –  richiede l’istituzione di un prezzo unitario della CO2 a livello europeo per i settori riscaldamento e raffreddamento.

In un comunicato stampa di EGEC si legge: “Il Presidente Ursula Von der Leyen dovrebbe annunciare un obiettivo di almeno il 55 % per la riduzione dei gas a effetto serra nel discorso dello Stato dell’Unione il 16 settembre. Ma è assolutamente fondamentale che la Commissione europea riconosca l’importanza della decarbonizzazione del riscaldamento e ne faccia un settore d’azione prioritario. Il costo della CO2 oggi risulta una grave scappatoia politica, che ha conferito al riscaldamento fossile un significativo vantaggio competitivo rispetto alle soluzioni per le energie rinnovabili, in particolare l’energia geotermica, una delle fonti di calore più economiche.

Il riscaldamento rappresenta la metà del consumo energetico dell’UE. L’80 % di questo mercato è dominato dai combustibili fossili, che beneficiano di sovvenzioni dirette e indirette che bloccano l’energia geotermica e altre tecnologie per le energie rinnovabili. Un costo uniforme della CO2  in tutta Europa può far fronte a questa distorsione sleale del mercato interno”.

Sanjeev Kumar, responsabile della politica, presso l’EGEC Geothermal ha dichiarato: «L’estensione del sistema europeo di scambio di quote di emissioni al riscaldamento è un passo importante per accelerare la transizione energetica negli edifici e garantire la neutralità del carbonio entro il 2050». Ha aggiunto: «Un costo della CO2 robusto sufficiente a guidare il cambiamento trasformativo è fondamentale per la corsa contro il tempo per affrontare l’emergenza climatica».

EGEC sostiene tutti i sistemi di tariffazione della CO2 insieme all’eliminazione immediata delle sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili. L’inclusione dei fornitori di riscaldamento e raffreddamento ceh si bacsno sulle energei fossili nel sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS) è una caratteristica importante di un pacchetto globale di riforme climatiche. I ricavi della vendita di quote di quote all’asta dell’EU ETS possono essere riciclati in investimenti diretti nella ristrutturazione delle energie rinnovabili, in particolare per le famiglie più svantaggiate.

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