USA: proposta EIA per una economia circolare dei refrigeranti in California

© 현경_윤/ iStock via EIA

La divisione statunitense dell’Environmental Investigation Agency – EIA, la ong ambientale con sede a Washington, D.C., ha proposto che il California Air Resources Board (CARB), che sta valutando nuove normative per gli HFC, adotti un piano di riciclo di HFC per i condizionatori d’aria che aiuterebbe lo Stato a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni HFC al 2030.

La proposta è stata presentata durante un seminario organizzato da CARB dove AHRI – Istituto di condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione – ha chiesto invece di ritardare di due anni la data di inizio proposta di CARB per il 2023 di introdurre l’obbligo d’uso di refrigeranti con GWP inferiore a 750 per nuove apparecchiature fisse di condizionamento d’aria

AHRI sostiene che la data del 2023 non è fattibile a causa di aggiornamenti più lenti del previsto per i codici edilizi statali e le difficoltà economiche causate dalla pandemia COVID-19.

EIA, insieme ad altre parti interessate in materia di ambiente, si è decisamente opposta a qualsiasi ritardo nelle scadenze per questi nuovi regolamenti, che sono già insufficienti per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni del 2030 dello Stato. La proposta alternativa che ha fatto EIA per ovviare alla posticipazione e’ stata di fornire  ai fabbricanti un’estensione alla data di inizio del 2023 (fino a due anni) in cambio dell’obbligo di contribuire ad avviare un mercato per un maggiore utilizzo dei refrigeranti HFC rigenerati.  «oInvece di acquistare nuovi HFC prodotti sinteticamente, i produttori di apparecchiature possono acquistare refrigeranti “rigenerati” – cioè refrigeranti usati che hanno subito un processo di pulizia per rimuovere le impurità in modo da poter essere riutilizzati in modo sicuro senza danneggiare le apparecchiature – per pre-caricare i nuovi condizionatori d’aria o altre apparecchiature che vendono sul mercato californiano» afferma EIA.

In buona sostanza, i produttori dovranno utilizzare abbastanza refrigerante rigenerato per compensare non solo il refrigerante iniziale utilizzato per riempire l’apparecchiatura, ma abbastanza da compensare anche qualsiasi altro refrigerante che viene aggiunto per sostituire il refrigerante fuoriuscito durante tutta la vita dell’apparecchiatura. «Per la maggior parte dei tipi di apparecchiature conosciamo l’aspettativa di vita stimata e quanto refrigerante perde in media. Questa è l’informazione che la California utilizza già per stimare le emissioni totali di HFC per il suo inventario dei gas a effetto serra» afferma EIA.

La ong sostiene da tempo la necessità di politiche per gestire gli HFC esistenti aumentando la raccolta, il riciclo e lo smaltimento sostenibile attraverso la distruzione, fornendo concrete raccomandazioni per gli Stati in questa direzione. La sfida più grande per far sì che questo accada è che la maggior parte del refrigerante non viene recuperato correttamente dalle apparecchiature alla fine della sua vita; farlo costa denaro e tempo e non c’è domanda o valore per il suo riutilizzo.

Invece la maggior parte del refrigerante viene rilasciata nell’atmosfera, una pratica illegale se fatta intenzionalmente, ma comunemente fatta e contribuisce alla stragrande maggioranza delle emissioni globali di HFC.

Tuttavia, se i fabbricanti di apparecchiature dovessero iniziare ad acquistare grandi quantità di HFC rigenerati, ciò creerebbe un valore di mercato per il recupero e la raccolta di refrigeranti HFC usati. In questo modo si creerebbe un mercato interessante per il refrigerante usato, che potrebbe crescere nel tempo, in particolare con altre politiche e incentivi gratuiti. Questo effetto potrebbe effettivamente aumentare le riduzioni delle emissioni ottenute dal regolamento prima del 2030.