SINTECO: punto di riferimento in un mondo che cambia

Sinteco – Sede

L’azienda italiana Sinteco Srl nasce nel 2005 convogliando in sé il bagaglio dell’esperienza di altre aziende del suo stesso settore e attive negli anni Settanta e Ottanta. È presente sul mercato europeo della refrigerazione, nel settore dell’espansione delle materie plastiche e nel settore dei gas propellenti. Per il settore della refrigerazione, Sinteco si occupa di distribuzione di gas refrigeranti non infiammabili e infiammabili in Italia ed Europa.

Oggi l’Azienda è una società che fattura circa 30mln €, ha 12 dipendenti, detiene quote F-Gas e Il suo core business è, dunque, influenzato dai cambiamenti attuali legati al Regolamento F-Gas o 517/2014. In dialogo con Alberto Giavardi, direttore commerciale di Sinteco.

Come si pone oggi Sinteco sul mercato?

Sinteco è presente nel settore dei gas refrigeranti HFC, HFO, HFC rigenerati e HC da molti anni. La nostra filosofia è sempre stata quella di vendere gas in grosse quantità in isotank, ma da alcuni anni la nostra strategia è dovuta cambiare per l’entrata in vigore del regolamento F-Gas, portando il nostro focus sulle vendite in bomboloni e in bombole. Grazie al laboratorio di analisi interno, completo di tutti gli strumenti di nuova generazione, controlliamo tutte le merci in entrata e uscita dal nostro impianto e garantiamo il massimo livello qualitativo ai nostri clienti. Abbiamo una notevole esperienza sui gas infiammabili che nei prossimi anni con i vari divieti del Regolamento 517 diventeranno sempre più importanti.

Sinteco è oggi una azienda dalle molteplici competenze nel settore della refrigerazione, sia di distribuzione di refrigeranti, sia di impiantistica. Quale filosofia aziendale sottende a questa suddivisione?

Siamo fortemente convinti che per poter proporre sul mercato dei prodotti, gas o liquidi che siano, sia necessario dare al cliente tutta l’assistenza tecnica possibile per risolvere problemi di impianto, sicurezza e gestione dei nuovi prodotti. Per questo motivo Sinteco ha al suo interno una divisione impiantistica che da oltre 30 anni lavora in tutto il mondo per portare le ultime tecnologie per l’utilizzo di gas e liquidi in molti settori applicativi. Siamo orgogliosi di avere installato in questi anni i nostri impianti in 5 continenti del mondo.

La divisione impiantistica si occupa di progettare e realizzare anche impianti per la refrigerazione. Quale tipologia di impianti realizzate e per quali settori della refrigerazione?

Siamo stati tra i primi ad applicare i gas refrigeranti infiammabili come l’R600a nel mondo del frigorifero domestico, con le più importanti multinazionali del settore e, in seguito, anche l’applicazione del R290 nel condizionamento portatile. La nostra esperienza nel settore della refrigerazione è molto importante dato che gestiamo i gas in questione tutti i giorni e conosciamo le caratteristiche impiantistiche necessarie per poter lavorare in sicurezza, sia con un gas infiammabile sia con un gas non infiammabile. Progettiamo e realizziamo tutta la parte di stoccaggio del prodotto, prelievo, pompaggio, distribuzione, blocchi di sicurezza, messa in sicurezza area di lavoro, impianti elettrici per zone pericolose, sistemi di controllo dell’area di produzione e classificazione delle aree secondo la normativa ATEX.

Che livello di customizzazione potete offrire nella realizzazione di impianti della refrigerazione?

Il massimo livello di customizzazione possibile: un impianto è diverso da una macchina e gli impianti come i nostri possono essere realizzati seguendo le reali necessità del cliente, possono essere flessibili e ampliabili in qualsiasi momento. Ogni impianto viene progettato e realizzato come un sarto realizza un vestito per il cliente.

Un’epoca di cambiamenti

Sinteco è una delle prime 79 società in Europa ad aver avuto una quota F-gas nel 2014 quindi è una società “storica” Incumbents. Distribuisce tutti gli HFC, HFO ed HC sia in Italia sia in Europa.

In quanto venditori di refrigeranti e detentori di Quote F-Gas, avrete assistito nell’ultimo anno a molti cambiamenti. Quali, per esempio?

Le nuove normative come il Regolamento F-Gas e una maggiore introduzione di gas infiammabili nel settore della refrigerazione e del condizionamento hanno portato un forte interesse nell’impiantistica legata alla refrigerazione. Anche perché, con l’introduzione di questi nuovi prodotti, è necessaria una elevata esperienza nella scelta dei materiali, nei rating di temperatura e di pressione e nell’ottemperare alle normative PED ed ATEX. Nel settore della refrigerazione commerciale e industriale ci sono due importanti novità molto richieste dai clienti. Innanzitutto, vi è una maggiore richiesta di utilizzo di gas refrigeranti infiammabili sia A3, A2 e A2L. Quindi c’è anche un forte interesse nel migliorare l’isolamento termico di celle, banchi frigo, armadi refrigerati in genere, per risparmiare energia (Regolamento Europeo Eco-design). Sinteco opera anche in quest’ultimo settore da oltre 20 anni con le più importanti multinazionali del freddo domestico. Nel condizionamento, poi, sicuramente l’introduzione del refrigerante R32 sta portando molte aziende a investire in impianti e sicurezza per l’utilizzo di questo tipo di gas refrigerante infiammabile.

In generale, come si muove oggi il mercato dei refrigeranti? 

Oggi siamo in una situazione in cui tutti i più importanti operatori del settore parlano di stabilità del mercato sui gas refrigeranti, ma non c’è da dimenticarsi che nel 2021 ci sarà nuovamente un forte taglio delle Quote F-gas disponibili in Europa, quindi potremmo assistere a un nuovo aumento dei prezzi. Da non dimenticare la richiesta crescente dei gas rigenerati che pensiamo avranno uno spazio importante soprattutto nel mercato del “after market”.

In questo settore, cosa vi contraddistingue dai Vostri competitor?

Nel settore dei refrigeranti ci differenziamo da molti nostri competitor per il possesso di quote F-Gas. Infatti, Sinteco è stata una delle prime 79 società in Europa ad aver avuto una Quota F-gas nel 2014, quindi siamo una società “storica” Incumbents.  Inoltre, come già detto precedentemente, abbiamo una notevole esperienza sui gas infiammabili A3, A2 e A2L che nei prossimi anni con i vari divieti del Regolamento F-Gas diventeranno sempre più importanti. Tutti i gas che noi trattiamo – dagli HFC, HFO, HC e Gas Rigenerati – sono tutti sotto controllo del nostro Laboratorio interno che da sempre è al fianco della produzione e delle vendite per offrire alla nostra clientela un prodotto in accordo con le AHRI700. Abbiamo sicuramente un know-how tecnico che in molti casi è un valore aggiunto per i nostri clienti per risolvere problemi di produzione.

Sentite anche voi il problema del traffico “parallelo” di refrigeranti che pare si sia affermato in seguito all’entrata in vigore di divieti e phase down del regolamento F-Gas?

Sì, molto. Il traffico parallelo di questi prodotti ha portato in modo particolare nel 2018 e 2019 a un calo della domanda che si stima del 20% in tutta Europa, in modo particolare per l’R134a nel settore automotive ma anche per R404A e R410A. Molte volte chi acquista questi gas provenienti dal mercato “parallelo” non sa che oltre a una questione F-gas, per cui anche in Italia dal 17 gennaio 2020 sono in vigore sanzioni mirate a limitare il traffico illecito, c’è anche un rischio nell’utilizzo di bombole non certificate TPED assolutamente vietate in Europa. Mi auguro altresì che i responsabili a Bruxelles e le autorità doganali possano aumentare i controlli per limitare il più possibile il proliferare di questo traffico illegale per dare un senso concreto all’entrata in vigore del regolamento.

Come vedete l’introduzione della Banca Dati F-gas?

L’introduzione della Banca Dati F-gas è sicuramente un controllo ulteriore e indispensabile per far in modo che il Regolamento possa funzionare nel modo corretto. È sicuramente un modo per poter tracciare e mappare il gas e gli impianti in Italia.

L’oggi e il domani

A quale impianto state lavorando attualmente? 

In questo momento stiamo ultimando un importante impianto per il più grande produttore di poliuretano nel mondo in California (USA).  Nel contempo siamo in fase di pre-costruzione per un revamping di un impianto nel nord Italia per una multinazionale del freddo, e in fase di commissioning per una nuova realizzazione da installarsi in Svezia.

«Abbiamo investito nella predisposizione di un laboratorio di analisi interno, completo di tutti gli strumenti di nuova generazione, per poter controllare tutte le merci in entrata e uscita dal nostro impianto e garantire il massimo livello qualitativo ai nostri clienti».

Se non ho capito male, Sinteco svolge anche attività di ricerca e sviluppo? In che direzione e in che termini? 

Sinteco ha sempre fatto ricerca e sviluppo in molti settori industriali nell’applicazione e industrializzazione di nuove molecole (gas o liquidi) in vari processi produttivi, in particolare nel sostituire prodotti inquinanti (alto GWP) con prodotti più ecologici e in molti casi anche infiammabili. Questo in refrigerazione, nell’estrusione di materie plastiche espanse per l’isolamento, nella schiumatura del poliuretano rigido in vari settori e nel settore Aerosol Spray e Cosmetico.

Progetti per il futuro prossimo?

Tanti, forse troppi. Essendo una società che sviluppa prodotti e idee in vari settori, abbiamo diversi progetti in corso in varie applicazioni, non solo nella refrigerazione. A fronte di ciò ci stiamo ristrutturando al fine di poter garantire un controllo capillare dei mercati di riferimento.

(Intervista raccolta da ZeroSottoZero a gennaio 2020 e pubblicata su 
ZeroSottoZero Aprile 2020)