Parlamento europeo – Sassoli: se non ripartiremo insieme nessuno potrà rilanciare le economie

Il Presidente del Parlamento David Sassoli ha avvertito i leader dell’UE che senza un’azione comune degli stati membri l’economia dell’Europa non può ripartire. «Questo è il momento dell’unità» ha affermato il presidente, prendendo la parola al vertice del Consiglio europeo del 23 aprile sulla risposta dell’UE alla pandemia. «Il mercato europeo è unico, se non ripartiremo insieme nessuno potrà pensare di rilanciare economie che sono profondamente interconnesse e fortemente interdipendenti tra di loro» ha aggiunto.

Dopo aver osservato come la pandemia abbia colpito alcuni stati più di altri, Sassoli ha esortato i capi di stato e di governo a una maggiore solidarietà: «È giunto il momento di andare oltre la logica di ognun per sé e rimettere al centro la solidarietà che sta al cuore del progetto europeo».

L’appello del presidente arriva a una settimana circa dalla risoluzione adottata dal Parlamento europeo per un massiccio pacchetto di investimenti per la ripresa dell’economia europea che include i “recovery bond” garantiti dal bilancio dell’UE. Nella risoluzione gli eurodeputati hanno sottolineato la crucialità di una risposta comune contro la crisi e hanno chiesto che venga istituito un Fondo di solidarietà dell’UE di almeno 50 miliardi di euro.

Occorre un piano massiccio di investimenti

In riferimento alla risoluzione, Sassoli ha detto che è necessario un piano massiccio di investimenti per favorire la ripresa e ricostruire l’economia europea: «Grandi investimenti necessari dovranno essere finanziati da un QFP [Quadro finanziario pluriennale, cioè il bilancio a lungo termine dell’UE] notevolmente rafforzato attraverso fondi dell’UE esistenti ma anche tramite strumenti finanziari innovativi tra i quali anche recovery bond garantiti dal bilancio europeo».

Nel suo intervento il presidente ha anche sottolineato la necessità di nuove risorse dell’UE come una tassa sul web, un’imposta sulla plastica non riciclata o un contributo dai ricavi del sistema di scambio delle quote di emissione.

Sassoli ha poi ricordato l’importanza di una ripresa rapida affinché cittadini, imprese e comunità locali abbiano le risorse necessarie per mettere in sicurezza il tessuto economico e sociale del proprio territorio.

«Il mondo che uscirà dalla crisi sarà un mondo diverso. Il progetto europeo dovrà raccogliere questa occasione per dare il ritmo di questo tempo nuovo» ha detto Sassoli in conclusione del suo discorso. Ricordando ai leader dell’UE quale sia la posta in gioco, ha aggiunto: «È necessario più che mai che l´Europa sia all’altezza dei propri valori che sono, insieme allo stato di diritto, il fondamento del progetto comune dell’Unione europea»