Assofrigoristi: che l’ottimo lavoro delle Dogane non venga sfruttato a fini speculativi!

Un recente sequestro di refrigeranti fuori quota ad opera dell’ADM. Credits: Agenzia Dogane e Monopoli

Hanno fatto notizia i recenti sequestri realizzati in Italia dall’Agenzia Dogane e Monopoli  – ADM  – in stretta collaborazione con l’Ufficio europeo per la Lotta Antifrode OLAF. Come twitta ADM dal suo account adm_gov: «Sono state tolte dalla circolazione 1098 bombole contenenti 12,5 tonnellate di  HFC: l’ambiente ringrazia». Anche Assofrigoristi ringrazia. Non solo. L’Associazione, tramite il suo direttore operativo Marco Masini, afferma: «Siamo estremamente soddisfatti del fatto che lo Stato abbia cominciato a fare il suo dovere anche in questa direzione. Grazie all’entrata in vigore del decreto sanzioni DLgs del 5 dicembre 2019, n. 163, gli enti preposti hanno iniziato a fare i dovuti controlli iniziando dalle frontiere e hanno intercettato una interessante quantità di refrigeranti fuori quota che stavano entrando nel nostro Paese».

«Ma – aggiunge Masini – non vorremmo che questo si traducesse in un effetto di rimbalzo ai danni del settore». A detta di molte associazioni, una paradossalmente benefica conseguenza della presenza di refrigeranti fuori quota è stata quella di calmierare i prezzi dei refrigeranti ad alto GWP sul mercato che avevano subito importanti aumenti tra il 2017 e il 2018, quando ci fu il primo gradino del phase-down previsto dal regolamento F-Gas. «Quegli aumenti spropositati, per altro entro certi limiti previsti anche dalla Commissione, sono sicuramente stati non solo la conseguenza della necessaria diminuzione di prodotto sul mercato, ma anche – a nostro modesto parere – di una certa attività speculativa ai danni del settore del freddo – tecnici, costruttori, manutentori. Questo risulterebbe confermato dai risultati in termini di fatturato e redditività per quegli anni dichiarati da molti distributori, che sono raddoppiati (fatturato), se non addirittura triplicati (i guadagni). Non si è trattato di una crescita (inversamente) proporzionale alla diminuzione del prodotto. Non vorremmo dunque che oggi, in seguito all’ottimo lavoro delle dogane – quello sì a favore del settore – ad alcuni distributori venisse l’idea di alzare nuovamente i prezzi artificiosamente, nascondendo nuove azioni speculative sotto la cortina del Regolamento F-Gas e della riduzione del prodotto. Sappiamo che oggi le quote valgono molto poco e questo significa dover investire in soluzioni alternative in maniera spinta e non invece speculare sugli HFC!».  Non solo. Aggiunge Masini: «A proteggere il settore dalla carenza di refrigerante dovrebbe intervenire anche la quota di refrigerante rigenerato. Peccato che in Italia le aziende che si occupano di rigenerazione si possano contare sulle dita di una mano e la quota di rigenerato in circolazione faccia invece semplicemente impallidire!».

Secondo l’Associazione i prezzi dei refrigeranti interessati dal phase down non dovrebbero più muoversi in maniera sproporzionata dai livelli a cui sono ora. Assofrigoristi si dichiara decisa ad intervenire e denunciare ogni movimento evidentemente non proporzionale alle riduzioni previste dal Regolamento F-Gas.