Australia: Cold Hard Facts 2019

L’industria della refrigerazione e del condizionamento d’aria è il maggiore utilizzatore di gas a effetto serra sintetici e sostanze che riducono lo strato di ozono in Australia.

La serie di relazioni Cold Hard Facts (Cold Hard Facts 1 pubblicata nel 2007, Cold Hard Facts 2, pubblicata nel 2013 e Cold Hard Facts 3, pubblicata nel 2018) fornisce valutazioni economiche e tecnologiche dell’industria australiana.

Queste valutazioni aiutano l’industria e i responsabili politici a gestire le sostanze che riducono lo strato di ozono man mano che vengono eliminate gradualmente e a gestire i gas a effetto serra sintetici, inclusi gli idrofluorocarburi (HFC), che vengono gradualmente eliminati da gennaio 2018.

Questa nuova edizione del rapporto, dal titolo Cold Hard Facts 2019, riunisce i dati del 2017 e del 2018, che non sono stati inclusi in Cold Hard Facts 3 e analizza gli sviluppi chiave e le tendenze emergenti nel settore.

Nell’introduzione si legge che le qunatitĂ  di refrigeranti ad alto GWP in circolazione in Australia sono aumentate del 5% dal 2016 al 2018, da circa 50.800 tonnellate nel 2016 a circa 53.300 tonnellate nel 2018.

Continua anche la crescita delle quantitĂ  impiegate nel condizionamento d’aria fisso, in particolare nei sistemi split piĂą piccoli e nei piccoli sistemi commerciali, che hanno contribuito maggiormente alla crescita complessiva.

L’analisi delle importazioni di apparecchiature ha confermato una rapida transizione all’uso di HFC-32 nei piccoli sistemi di condizionamento dell’aria. Nel 2018, i sistemi a HFC-32 costituivano il 53% di tutte le piccole unitĂ  di condizionamento d’aria precaricate importate, con un aumento dal 39% rispetto al 2016 ed erano praticamente a zero nel 2012.

Le vendite di piccoli condizionatori a singolo sistema split nel 2018 hanno visto le vendite annuali attenuarsi per la prima volta da quando è iniziata la serie Cold Hard Facts nel 2006. Il mercato dei sistemi split ha registrato solidi tassi di crescita annua di circa il 5% dal 2012 al 2018. Nel 2017 un numero record di 1.258.000 sistemi mono split sono stati venduti in Australia. Le vendite si sono notevolmente ridotte nel 2018 con un calo annuale di quasi l’8%. Le vendite di sistemi multi-split e le vendite di sistemi di condizionamento dell’aria medi hanno registrato una crescita continua fino al 2017 e 2018.

I refrigeranti a base di idrofluoro-olefine (HFO) hanno iniziato ad essere impiegati in alcune apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento dell’aria in Australia, ma non nei veicoli mobili, come inizialmente previsto. Le vendite di veicoli che utilizzano HFO nel 2018 erano statisticamente irrilevanti.

Nel settore della climatizzazione stazionaria, ogni grande produttore mondiale di chiller offre ora modelli di chiller che impiegano HFO-1234ze. In particolare, il refrigerante HFO scelto per i grandi refrigeratori centrifughi è diventato HFO-1233zd, che può offrire significativi vantaggi finanziari ai proprietari di apparecchiature grazie all’aumento dell’efficienza energetica.

Le principali catene di supermercati continuano programmi attivi che riducono le perdite di refrigeranti ad alto GWP (HFC) e aprono la strada verso alternative HFC. L’emergere della CO2 in cascata e dei sistemi transcritici nella refrigerazione commerciale ha visto una rapida crescita nel retail alimentare, sebbene partendo da numeri bassi.

L’innovazione nell’uso di sistemi ad ammoniaca a bassa carica ha aggiunto le opzioni ad alta efficienza energetica per i sistemi di refrigerazione commerciale di nuova costruzione con una capacitĂ  di raffreddamento superiore a 50 kW.

La migrazione di nuovi modelli di refrigerazione per uso domestico verso gli idrocarburi è effettivamente completata con oltre il 99% dei modelli di refrigerazione per uso domestico che utilizza idrocarburi. L’adozione di idrocarburi in altre parti della catena alimentare fredda è proseguita con l’introduzione di numerosi piccoli modelli autonomi di refrigerazione commerciale che impiegavano idrocarburi.

Queste tendenze verso l’uso di refrigeranti naturali CO2, ammoniaca e idrocarburi hanno portato alla diminuzione (in tonnellate metriche) delle quantità di refrigeranti HCFC e HFC in uso nella catena alimentare a temperatura controllata con un calo dal 14% nel 2016 al 13% nel 2018, anche se la quantità assoluta di HCFC e di HFC impiegati nella catena alimentare fredda è aumentato leggermente a circa 7.100 tonnellate.

La catena alimentare rappresenta il 21% della quantitĂ  in circolo in termini di CO2e sia nel 2016 che nel 2018.

La porzione di elettricitĂ  totale consumata dal settore RAC nel 2018 era circa il 24% di tutta l’elettricitĂ  australiana generata. Gli aumenti dei prezzi dell’elettricitĂ  di oltre il 30% dal 2016 al 2018 hanno posto una forte enfasi sulle iniziative di risparmio energetico, in particolare per i grandi sistemi di condizionamento dell’aria negli edifici commerciali e le apparecchiature e gli impianti di refrigerazione nei supermercati e nelle industrie di celle frigorifere