Al G7 di Biarritz un nuovo impegno per il clima

I leader del G7 si sono impegnati a prendere provvedimenti immediati per migliorare l’efficienza energetica nel settore del raffreddamento, riducendo al contempo gli idrofluorocarburi (HFC). Credits: ccacoalition.org/

Con un ulteriore passo nell’azione per il clima e la qualità dell’aria, diversi paesi presenti alla riunione del G7 a Biarritz ad agosto, in Francia, si sono impegnati a prendere provvedimenti immediati per migliorare l’efficienza energetica nel settore del raffreddamento, riducendo al contempo gli idrofluorocarburi (HFC).

Nel contesto della Presidenza francese del G7, è stata data un’altissima visibilità alla necessità di miglioramenti dell’efficienza energetica nel settore del raffreddamento, in primo luogo, attraverso l’Iniziativa di raffreddamento efficiente, avviata alla riunione dei ministri dell’ambiente del G7 a Metz a maggio, guidata da Francia, Giappone, dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e dall’Institute for Governance and Sustainable Development (IGSD) e ora con l’impegno di Biarritz per un’azione rapida sul raffreddamento efficiente (Biarritz Pledge for Fast Action on Efficient Cooling) avviato al vertice del G7.

L’impegno di Biarritz mira a trasformare il settore del raffreddamento globale e ridurre le emissioni, coordinando gli sforzi per migliorare l’efficienza energetica dei condizionatori d’aria e di altre apparecchiature di raffreddamento, parallelamente alla riduzione graduale degli HFC, massimizzando così i benefici climatici di l’emendamento Kigali al protocollo di Montreal.

Con questo impegno, i Paesi concordano tra l’altro:

  • di adottare misure ambiziose per migliorare l’efficienza energetica nel settore del raffreddamento, eliminando gradualmente HCFC e abbattendo gradualmente i refrigeranti HFC, come lo sviluppo di piani nazionali, l’utilizzo di standard di prestazione energetica (MEPS) e l’etichettatura e la promozione dell’uso di buone pratiche di manutenzione;
  • di impegnarsi affinché le relative riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra si riflettano nei contributi determinati a livello nazionale all’accordo di Parigi secondo le priorità nazionali;
  • di utilizzare ill potere di acquisto di massa dello Stato e le misure pertinenti per sostenere la riduzione graduale degli HFC e il miglioramento dell’efficienza energetica del settore del raffreddamento a partire dal 2020, incoraggiando nel contempo il settore privato a fare altrettanto;
  • di facilitare l’accesso al mercato per tecnologie di raffreddamento altamente efficienti e convenienti che utilizzano refrigeranti a basso o zero potenziale di riscaldamento globale (GWP);
  • di sollecitare il sostegno delle pertinenti istituzioni e fondi finanziari per mobilitare finanziamenti supplementari per il miglioramento dell’efficienza energetica nel settore del raffreddamento per attività che vanno oltre quelle coperte dal protocollo di Montreal e dalla sua modifica di Kigali;
  • di invitare altri capi di Stato e di governo e leader del settore privato ad unirsi a questi sforzi al fine di ottenere slancio politico e incoraggiare la mobilitazione di ulteriori risorse finanziarie da parte di attori pubblici e privati.

L’impegno di Biarritz chiede inoltre il supporto all “Efficient Cooling Initiative of the Climate and Clean Air Coalition e relative iniziative“, una iniziativa che riunisce i governi, le organizzazioni intergovernative e il settore privato per facilitare la leadership politica ad alto livello e la collaborazione tra le parti interessate per sensibilizzare, sperimentare e migliorare le tecnologie di raffreddamento efficienti e promuovere le soluzioni necessarie.

L’obiettivo è ora quello di espandere ulteriormente il sostegno a questo impegno e di presentarlo al prossimo vertice delle Nazioni Unite per l’azione per il clima a New York, il 23 settembre. Per questo vertice, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres chiede a tutti i leader di venire a New York con piani concreti e realistici per migliorare i loro contributi determinati a livello nazionale, in linea con la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 45% nel prossimo decennio e a zero emissioni nette entro il 2050.

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