Gli esperti dell’Università di Birmingham hanno collaborato con una delle più grandi società ferroviarie cinesi per sviluppare il primo container refrigerato al mondo per trasporto intermodale stradale/ferroviario. Questi container “refrigerati” unici nel loro genere vengono ora consegnati in Cina.
Nel dicembre 2018 il Center for Energy Storage dell’Università di Birmingham ha annunciato di aver collaborato con CRRC Shijiazhuang, per sviluppare il primo container per spedizioni al mondo che utilizza materiali a cambiamento di fase (PCM) per il raffreddamento. Sei mesi dopo, CRRC Shijiazhuang ha iniziato a consegnare il primo ordine di 49 container raffreddati passivamente a Yunnan Su Lida Agricultural Products Supply Chain Co., Ltd. Questi 49 contenitori sono una versione potenziata, che offre prestazioni migliorate attraverso l’ottimizzazione della prima versione commerciale.
Questi container refrigerati per trasporto intermodale utilizzano una tecnologia di raffreddamento basata su PCM, sviluppata dal professor Yulong Ding e dal suo team presso il Birmingham Centre for Energy Storage in collaborazione con CRRC Shijiazhuang. Una volta caricata, la tecnologia può mantenere l’interno del contenitore entro un intervallo di temperatura impostato per oltre cento ore. Ad esempio, se l’intervallo di temperatura impostato è 5-12 ᵒC, una carica potrebbe durare ~ 140 ore; tuttavia, la durata può essere aumentata a ~ 194 ore se l’intervallo di temperatura impostato è 0-5 ˚C. Una ricarica completa per un container può essere raggiunta in meno di due ore.
Rispetto alle tecnologie tradizionali che si basano sulla refrigerazione a diesel, questi container merci raffreddati con PCM presentano i vantaggi di un controllo costante della temperatura, raffreddamento passivo, risparmio energetico e benefici ambientali. Inoltre, questi container possono essere facilmente trasferiti tra treni e camion, offrendo una maggiore flessibilità in tutta la catena di approvvigionamento.
Il professor Yulong Ding, direttore del Birmingham Centre for Energy Storage, ha dichiarato: «Siamo lieti di vedere che le nostre tecnologie di conservazione frigorifera iniziano a farsi strada sul mercato, contribuendo alla visione delle emissioni di carbonio nette zero del 2050. Stiamo lavorando con i nostri partner per estendere le tecnologie di conservazione a freddo a più applicazioni».