Refrigeranti illegali: nuova iniziativa di EFCTC

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In risposta alla comparsa di traffici illegali di refrigeranti che, secondo alcune fonti, ha dimensioni di tutto rispetto, e al fine di cooperare con l’UE e gli Stati membri nel combattere questa illegalità e nel sollevare consapevolezza sulle conseguenze dell’uso di materiale illegale, l’associazione EFCTC – European Fluorocarbons Technical Committee – ha lanciato un programma multilivello. Tra le ultime iniziative, gli amministratori delegati e i dirigenti delle aziende di EFCTC hanno scritto agli amministratori delegati delle principali case automobilistiche dell’Unione Europea richiedendo loro di rendere i loro concessionari consapevoli della situazione riguardante l’importazione illegale di HFC-134a che è ampiamente utilizzato per la manutenzione del parco automobilistico esistente. Nella lettera, gli amministratori delegati dell’EFCTC chiedono ai loro colleghi delle società automobilistiche che essi  “attraverso i contatti con i concessionari,  li rendano consapevoli della situazione in merito alle importazioni illegali di HFC-134a e che richiedano sempre  la dimostrazione ai propri fornitori della provenienza legale del loro HFC-134a».

La riduzione graduale degli HFC ha dimostrato che le importazioni illegali di HFC (in particolare HFC-134a che viene utilizzato nel sistema di climatizzazione europeo dell’industria automobilistica) sono in aumento percettibile e, di conseguenza, stanno diventando una minaccia per l’attuazione del regolamento UE sui gas fluorurati, per la protezione dell’ambiente e per i fatturati di chi legalmente produce o importa refrigeranti.

La lettera rileva inoltre che le vendite di HFC-134a in bombole usa e getta, che sono vietate nell’UE, sono in aumento e sottolinea che l’uso di prodotti importati illegalmente potrebbe causare rischi di salute e sicurezza. I CEO della EFCTC affermano: «Non è garantito che i cilindri importati illegalmente in realtà contengano i prodotti corretti e possono effettivamente contenere sostanze pericolose o infiammabili che presentano rischi significativi per i loro utenti o impurità che potrebbero danneggiare l’impianto di condizionamento».

La lettera porta, infine, l’attenzione sulla “linea d’azione” dell’EFCTC che consente a qualsiasi individuo di indicare presunti sospetti di offerte HFC in maniera del tutto anonima. I risultati di questo programma creeranno un quadro più dettagliato della catena di movimento di HFC illegali. L’industria automobilistica è invitata a condividere queste informazioni con i propri rivenditori.