Remedia e Daikin: obiettivo carbon neutral entro il 2050

 

Daikin Industries Ltd, consapevole delle sue responsabilità come produttore di apparecchiature e di refrigerante e in linea con l’ultimo regolamento Europeo degli F-gas, si è posta come obiettivo quello di diventare carbon neutral entro il 2050, un risultato che avrebbe impatti positivi su ambiente e clima.

In questo contesto, Daikin mira a creare un movimento circolare che unisca l’innovazione di prodotto con l’innovazione di processo, facendosi ancora una volta promotrice di un cambiamento in grado di portare un beneficio tangibile e significativo sull’ambiente.

Una delle attività inserite nel piano d’azione di Daikin prevede il recupero e la rigenerazione dei refrigeranti, un approccio che abbraccia tecnologia e sostenibilità e che rappresenta il fulcro del nuovo progetto Economia Circolare realizzato da Daikin in collaborazione con Remedia, consorzio leader in Italia per la gestione ecosostenibile dei rifiuti tecnologici. L’economia circolare, che rappresenta il nuovo modello economico basato sull’abbattimento degli sprechi e sul recupero dei materiali, è il motore dell’intero progetto, che vede come obiettivo principale il recupero dei gas refrigeranti contenuti all’interno degli split residenziali.

La sfida di Daikin e Remedia (che parte da un progetto pilota della durata di 9 mesi con la certezza che esso rappresenti solo il primo step di un programma più ampio e lungimirante) è iniziata in Lombardia ed Emilia Romagna, con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli operatori del settore sul territorio nazionale, per sensibilizzarli ad una corretta gestione dei RAEE e degli F-Gas. Si è stimato che, con il progetto pilota, il 25% dei climatizzatori che saranno raccolti conterranno il gas R410A. Un kg di questo refrigerante, se disperso, ha un impatto sull’atmosfera pari a quello di un’automobile di piccola cilindrata che percorre 18.477 km (circa 12 volte un viaggio Milano-Palermo): solo in questa fase iniziale del progetto si potrà generare un risparmio di emissioni di COpari a circa 132 tonnellate.

Nel progetto Economia Circolare, Daikin può contare su validi collaboratori: gli installatori che hanno già aderito (o che aderiranno al programma) sono Installatori Green qualificati Remedia e possono contare su un’accurata formazione che garantisce loro di acquisire le competenze necessarie per rispettare le leggi vigenti e applicare le moderne procedure per recuperare e riutilizzare il gas refrigerante dai climatizzatori che hanno terminato il ciclo di vita.

Quali sono i benefici del progetto?

Gli installatori che hanno aderito al progetto possono esporre il bollino di Installatore Green qualificato Remedia su tutti i materiali di comunicazione, oltre che utilizzare una procedura di disinstallazione e smaltimento conforme alla normativa, evitando quindi sanzioni penali per lo smaltimento non corretto del condizionatore.

Per il cliente finale affidarsi alla professionalità di un Installatore Greenè una scelta consapevole ed ecologica, perché permette di partecipare a un progetto di ampio respiro: prendersi cura del pianeta e dell’ambiente circostante, soprattutto per le generazioni future.

«Da sempre il gruppo Daikin è impegnato nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia per ciò che attiene sostenibilità, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2. Il nostro obiettivo è diventare carbon neutralentro il 2050: è senz’altro una meta ambiziosa, ma collaboriamo con clienti e partner che possono aiutarci a raggiungerla» dichiara Mr. Takayuki Kamekawa, Presidente e Amministratore Delegato di Daikin Italy. «Il nostro obiettivo in Italia è creare un movimento che coinvolga l’intera industria e catena del valore. Come per il lancio del refrigerante R32 nel 2014, Daikin vuole farsi promotore del cambiamento e portare un beneficio tangibile sull’ambiente».

«La collaborazione con Daikin è un’importante testimonianza di come l’esperienza di Remedia nella transizione a un’economia più circolare può essere messa al servizio dei nostri associati» dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di Remedia. «La riduzione dei consumi energetici e l’efficienza delle risorse sono aspetti essenziali ma non più sufficienti al fine del raggiungimento degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Serve infatti un impegno incisivo e immediato per orientare i modelli di business e i processi delle aziende verso l’economia circolare».