Chemours: l’impatto delle importazioni illegali di refrigeranti sui risultati finanziari

Chemours ha appena resi noti i risultati finanziari per il primo trimestre 2019. «I nostri risultati nel primo trimestre sono stati coerenti con le nostre aspettative di un inizio più lento nel 2019» ha dichiarato Mark Vergnano, Presidente e CEO di Chemours. «Le prestazioni riflettono la combinazione di volumi inferiori nel segmento Titanium Technologies, l’impatto delle importazioni illegali sul nostro business di refrigeranti in Europa e l’aumento dei costi legati ai problemi operativi, incluso l’avvio della nostra struttura a Corpus Christi per la produzione di Opteon™».  Ha inoltre affermato che si sta lavorando duramente per migliorare le prestazioni e che l’Azienda rimane concentrata sulla massimizzazione del valore delle sue tre migliori piattaforme di prodotti chimici. Rimane inoltre ferma l’intenzione di restituire la maggior parte del flusso di cassa disponibile agli azionisti.

Le vendite nette totali del primo trimestre 2019 sono state di $ 1,4 miliardi rispetto a $ 1,7 miliardi nel trimestre precedente.

Per quanto riguarda il segmento prodotti fluorurati, le vendite nette nel primo trimestre sono state di 687 milioni di dollari rispetto ai 732 milioni di dollari del trimestre precedente.

Nel comunicato stampa diffuso dalla azienda si legge: «Le importazioni illegali di refrigeranti nell’Unione europea, la minore domanda di refrigeranti in Nord America e i vincoli di fornitura nei fluoropolimeri hanno più che superato la maggiore domanda di refrigeranti Opteon ™ per la refrigerazione mobile, con un calo di volume rispetto al primo trimestre dell’anno scorso. Il prezzo è rimasto stabile su base annua. L’EBITDA rettificato per segmento di $ 159 milioni è diminuito del 23% rispetto al trimestre dell’anno precedente, a causa delle minori vendite nette e dei costi più elevati rispetto a quelli previsti per problemi operativi, inclusa l’avvio della struttura di Corpus Christi Opteon ™.»