Il mattatoio EG di Bochum ha per sua natura particolari esigenze in termini di igiene e qualità a livello di produzione e immagazzinamento. Un aspetto fondamentale risulta essere un impianto di refrigerazione sicuro. Fino allo scorso anno quest’ultima era assicurata da un impianto a NH3 ormai obsoleto. Da settembre 2017 lo stabilimento punta su un Ammonia Compressor Pack (ACP) di BITZER, installato dalla ditta 3K Kälte- und Klimatechnik Kruse GmbH di Versmold.
Moritz Kruse prende l’uscita 34 dell’autostrada A 40, Bochum-Freudenbergstraße. Mancano solo un paio di minuti per raggiungere il mattatoio EG di Bochum, dove ogni giorno giungono circa 350 bovini e 1500 maiali destinati alla macellazione. Un paio di mesi fa Moritz Kruse e i suoi colleghi della ditta 3K Kälte- und Klimatechnik Kruse GmbH hanno installato presso questa struttura un Ammonia Compressor Pack (ACP) di BITZER. Fino a settembre 2017, ad assicurare la temperatura corretta nelle celle frigorifere era un impianto di refrigerazione a NH3 ormai obsoleto. Al team di progetto è stato inoltre richiesto che anche il raffreddamento della produzione – all’epoca ancora basato su un refrigerante CFC – potesse in futuro essere regolato con il nuovo impianto mediante un sistema di raffreddamento a salamoia.
Il fatto che Andreas Schulaks, Head of Industrial Refrigeration di BITZER, già nel 2015 avesse contattato e presentato alla ditta 3K gli Ammonia Compressor Pack era stata dunque un’ottima mossa. «Era arrivato il momento ideale per un test sul campo» afferma. «Eravamo convinti che il nostro ACP con tre compressori a vite BITZER della serie OSKA 85 fosse la soluzione corretta per il mattatoio in considerazione delle esigenze dell’impianto». In quel momento, lo stabilimento richiedeva una potenza frigorifera effettiva di circa 400 kW. Quale risultato di una conversione pianificata a refrigeranti no-CFC è stata presa in considerazione la decisione di raffreddare i locali di lavorazione a mezzo di un sistema a salamoia mediante un impianto frigorifero ad ammoniaca.
Coefficiente di prestazione pari a 4,28
«Di conseguenza, avevamo bisogno di una potenza frigorifera di circa 1.150 kW. I tre compressori a vite hanno una potenza di 400 kW ciascuno a 2900 giri/min. Grazie alla possibilità di far lavorare i compressori a 4200 giri/min, possiamo, anche in caso di guasto ad una macchina, assicurarci una sufficiente ridondanza senza dover mettere in conto notevoli perdite di potenza e conseguenti cali di produzione» afferma Kruse. «A pieno carico possiamo dunque contare su una potenza frigorifera di 1.548 kW. La potenza con economizzatore ammonta a 125,8 kW». Grazie all’effetto dell’economizzatore già nella posizione di aspirazione, l’efficacia di funzionamento è garantita anche a carico parziale. «In questo modo otteniamo i massimi valori possibili di potenza frigorifera e il massimo COP a carico pieno e parziale. Ad aprile 2018 l’assorbimento complessivo dell’impianto era di 67.988,0 kWh per i tre compressori a vite BITZER; il rapporto COP/EER dell’impianto – misurabile e dimostrabile – è dunque pari a 4,28 all’asse» prosegue Kruse.
Il raffreddamento d’olio dell’impianto viene utilizzato inoltre per recupero di calore, per preriscaldare l’acqua di alimentazione del circuito di riscaldamento: l’acqua viene portata a 56°C, avendo a pieno carico disponibili 124,6 kW di potenza dal raffreddatore d’olio. Per la sicurezza, la ditta 3K ha installato sul tetto un ulteriore raffreddatore d’emergenza. «I nostri compressori a vite BITZER sono responsabili della refrigerazione delle celle frigorifere per suini e bestiame assicurando il funzionamento costante dell’impianto frigorifero ad ammoniaca», afferma Schulaks. «In futuro si occuperanno inoltre anche della regolazione della temperatura nel reparto produttivo attraverso un circuito secondario. La potenza prevista di quest’ultimo sarà di circa 750 kW».
La sfida: una breve interruzione della produzione al momento della sostituzione dell’impianto
La ditta 3K ha iniziato la pianificazione del progetto nell’ottobre del 2016; tre mesi più tardi i tecnici hanno ottenuto l’incarico dal mattatoio di Bochum. Da parte sua, nell’aprile del 2017 BITZER ha fornito l’unità, che è stata successivamente installata con relative tubazioni e ulteriori dispositivi. «Al tempo stesso, la ditta ASA Automatisierungs- und Steuerungstechnik Austmann ha rinnovato il sistema di controllo dell’impianto e il quadro elettrico per la regolazione delle macchine» ricorda Kruse. «Collaboriamo proficuamente già da anni con il nostro partner». Il grande momento è poi arrivato a settembre 2017: i tecnici della 3K hanno sostituito il vecchio impianto con quello nuovo. «Per noi, una delle maggiori sfide durante il montaggio dell’impianto è stata quella di ridurre al minimo l’interruzione del carico di raffreddamento» dichiara Kruse. «Ad ogni modo, visto che la sala macchine è molto ampia, siamo stati in grado di allestire il nuovo impianto a fianco di quello preesistente». Effettivamente Kruse e i suoi colleghi sono riusciti – con il supporto degli esperti BITZER danesi – a ridurre al minimo i tempi di fermo: anziché le 72 ore preventivate, il nuovo impianto ha potuto essere collegato alla rete già dopo 54 ore. In questo modo la produzione del mattatoio è ripresa molto prima del previsto e l’interruzione è stata limitata.
BITZER è un partner affidabile
Per il responsabile di progetto Moritz Kruse, la scelta dell’ACP BITZER è stata una decisione ovvia. «Collaboriamo con BITZER già dal 2016. Durante una visita in azienda, Andreas Schulaks ci ha presentato uno dei prototipi dell’ACP nell’estate del 2015» ricorda Kruse. «I compressori BITZER sono macchine durevoli e di provata efficacia nel campo della refrigerazione, e sono inoltre contraddistinte da un’estrema affidabilità di funzionamento. Visto che BITZER offre anche unità complete, siamo felici di contare sui pregiati compressori a vite, che finora venivano impiegati piuttosto di rado per il raffreddamento industriale. Inoltre, siamo assolutamente concorrenziali, visto che non dobbiamo più realizzare autonomamente le unità» prosegue Kruse. E grazie al
modulo IQ integrato, gli oneri di cablaggio per la 3K si sono praticamente annullati, sia durante l’installazione sia al momento della messa in servizio. A ciò si aggiunge il fatto che i compressori BITZER possono essere fatti funzionare fondamentalmente sempre. Anche in caso di eventuale guasto del sistema di comando della regolazione della capacità è possibile passare con poco sforzo alla modalità manuale. «Tutto questo, la semplicità di assistenza delle unità e dei compressori, è stato un chiaro punto a favore di BITZER» sostiene Kruse. E Schulaks aggiunge: «I nostri ACP sono contraddistinti da un design molto compatto e organizzato. Visto l’ingombro ridotto, in caso di ristrutturazioni o nuove costruzioni possono essere impiegati senza problemi e senza oneri di costi anche in locali macchine ristretti».
BITZER ha realizzato i compressori aperti a vite a Rottenburg-Ergenzingen, nel sud della Germania, mentre l’Ammonia Compressor Pack è stato assemblato nel vicino stabilimento di Rottenburg-Hailfingen. Kruse si ritrova davanti all’impianto nel locale macchine del mattatoio di Bochum. «Ad oggi l’intero progetto è filato liscio come l’olio: dalla progettazione alla realizzazione, fino alla collaborazione con la messa in servizio» sottolinea Kruse. «Tutto ciò fa ben sperare in una proficua collaborazione con BITZER che continuerà ad essere un affidabile partner anche per il futuro».