LIFE FRONT: refrigeranti idrocarburi in Europa

lifeÈ appena stato pubblicato un rapporto dal titolo “Impact of standard on hydrocarbon refrigerants in Europe” nel contesto di LIFE Front, un progetto di ricerca europeo che si pone come obiettivo quello di analizzare le barriere all’utilizzo degli idrocarburo (HC) come refrigeranti e proporre vie per superarle.

L’interesse per gli idrocarburi va iscritto nel contesto delle richieste del Regolamento f gas che porta ad una diminuzione degli HFC sul mercato in base alloro GWP e quindi ad avere, al 2030, un GWP medio molto decisamente inferiore di quello attuale di tutti i refrigeranti sul mercato. Gli idrocarburi, con un DOS nullo e un GWP molto basso, contribuiscono naturalmente allo scopo. Inoltre, sono refrigeranti per alcuni versi molto efficienti, compatibili con quasi tutti i lubrificanti.

I principali HC oggi sul mercato sono

  • Isobutano: usato soprattutto nei sistemi di refrigerazione domesticae light commercial;
  • Propano: il più usato oggi nel condizionamento e nelle pompe di calore;
  • Propene che presenta caratteristiche termodinamica simili a quelle dell’R22

Inoltre, oggi gli HC trovano applicazione anche nel settore commerciale in cascata con la COo in combinazione a un liquido secondario, nelle vending machine, nei deumidificatori.

Il rovescio della medaglia di tali refrigeranti è che sono infiammabili e ad oggi il loro utilizzo sottostà ad una serie di standard e norme di sicurezza. Gli standard che principalmente riguardano l’utilizzo degli HC come refrigeranti sono la serie ICE 60335 e la EN378. In particolare ,sono in revisione i seguenti aspetti:

  • un aumento della carica permessa per impianti sotto il livello del suolo;
  • un ottimizzazione del design degli impianti in termini di maggiore protezione contro urti e minimizzazione delle vibrazioni;
  • ottimizzazione della tenuta degli impianti;
  • un aumento della carica permessa negli apparecchi light commercial da 150 a probabilmente 500 grammi per circuito per refrigeranti A3;
  • un aumento della carica a 1,2kG per circuito per refrigeranti A2L.

Ad oggi i maggiori driver per la adozione di HC sono il loro basso impatto ambientale e la loro conformità con i regolamenti presenti e probabilmente con quelli futuri.  La sicurezza e gli attuali limiti di carica sono, al contrario, ciò che ne limita la diffusione. Molte delle aziende intervistate per il progetto hanno affermato che la possibilità di utilizzare cariche superiore faciliterebbe l’espansione del mercato. Altre aziende non usano del tutto Hc perché le loro macchine richiederebbero una carica per ora non ammessa.  Nel settore commerciale molti produttori propongono l’utilizzo di sistemi a più circuiti  per ovviare ai limiti di carica imposti a ogni singolo circuito.

I limiti di carica non sono naturalmente l’unico ostacolo a una maggiore diffusione degli HC. Ad esempio, molte aziende sottolineano la difficolta di trovare tecnici adeguatamente preparati su questi refrigeranti.

Oggi sono poche le aziende sul mercato che producono un quantitativo significativo di apparecchi a idrocarburi. Considerando i tre ambiti principali di applicazione degli HC  – pompe di calore, commerciale e condizionamento – il numero degli espositori ad HC nel mondo sembra aggirarsi sui 2,5 milioni. Più di 200.000 sono le pompe di calore in Europa e un numero simile sono gli apparecchi per il condizionamento che utilizzano solo HC in Europa.  Tuttavia si crede che il propano vedrà a breve un incremento del numero di unitá portatili AC .

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