Nel 2016 sono stati venduti 114 milioni di condizionatori d’aria in tutto il mondo. Questi causano notevoli effetti negativi sul clima, non solo per il fabbisogno energetico ma anche per i refrigeranti HFC in essi utilizzati. Nel nuovo rapporto pubblicato dall’Ufficio per l’ambiente tedesco – Umweltbundesamt, UBA – dal titolo „The Blue Angel for Stationary Room Air Conditioners – market analysis, technical developments and regulatory framework for criteria development“, gli autori ritengono che un condizionatore d’aria mono split durante la sua vita rilasci in aria circa il 90% del refrigerante. Attualmente il refrigerante più usato nei condizionatori è il 410A che ha un potenziale di gas serra ancora troppo elevato, ovvero di 2088.
Verso il condizionamento a propano
L’alternativa al R 410A è il refrigerante naturale R 290 (propano) privo di alogeni, che ha un GWP pari a 3 e quindi appena inferiore allo 0,15% dell’impatto climatico del R 410A. Un conseguente passaggio dei condizionatori monosplit all’uso del propano potrebbe ridurre significativamente le emissioni di refrigerante. Inoltre, il regime di riduzione graduale degli HFC in base al regolamento europeo sui gas fluorurati (regolamento (UE) n. 517/2014) richiede che il potenziale medio di gas a effetto serra di tutti i refrigeranti sul mercato europeo si riduca dall‘attuale di circa 2000 a circa 450 Il propano è l’unica soluzione a lungo termine per climatizzatori residenziali monosplit e mobili che è già disponibile come standard oggi. Studi comparativi mostrano che l‘R 290 è anche la scelta migliore per i condizionatori d’aria quando si tratta di efficienza energetica. Questi aspetti sono stati presi in considerazione nello sviluppo dell’etichetta ambientale tedesca “Blauer Engel per i condizionatori d’aria per uso stazionario“. Questa etichetta viene riconosciuta ad apparecchi con emissioni di gas serra più basse possibili durante il funzionamento, con elevata efficienza energetica e utilizzo di refrigeranti privi di alogeni e con un potenziale di riscaldamento globale molto basso. Il dispositivo deve inoltre essere caratterizzato da basse emissioni acustiche all’interno e all’esterno. Specifici requisiti di progettazione devono assicurare che il dispositivo sia ad es. facile da gestire e facile da pulire in modo da mantenere elevato il livello di efficienza energetica durante la fase di utilizzo.
MIDEA: il primo “Blauer Engel” per lo split residenziale
Alla recente fiera Mostra Convegno a Milano l’etichetta tedesca Blauer Engel (letteralmente: Angelo blu) è stata assegnata per la prima volta a un apparecchio condizionatore monosplit. L’apparecchio è a marchio Midea, con una capacità di raffreddamento nominale di 2,6 e 3,5 kW e con il refrigerante R 290. Ciò rende l’azienda cinese un pioniere in questo importante mercato di vendita, proveniente allo stesso tempo dal più importante paese produttore, con circa i due terzi della capacità produttiva mondiale.
Questo apparecchio è stato presentato anche al convegno nazionale Assofrigoristi tenutosi il 16 maggio a Roma e patrocinato da ENEA e Legambiente. «Con questo apparecchio – un monoplit con una unità interna e una esterna – Midea ha aperto una pista che rende i suoi prodotti non solo ecomcompatibili ma assolutamente in linea con il regolamento F gas» afferma Davide Caravatti di Midea. «La storia di questo prodotto nasce molto tempo fa. Già nel 2016 Midea ha iniziato ad installare questo tipo di prodotto in applicazioni pilota, sia in Cina che in India, dove oggi sono installate e correttamente gestite circa 600 mila unità. Anche in Ghana partecipiamo a progetti per la transizione verso la refrigerazione sostenibile e installeremo circa 400 unità».
«L’apparecchio è stato completamente riprogettato per poter funzionare a propano. Ha specifiche di tutto rispetto e gestisce circa 26 brevetti» afferma Caravatti. I compressori hanno una progettazione specifica e tutto l’apparecchio sottostà a un design specifico dei componenti per evitare accumuli di refrigeranti in parti delicate e il contatto tra refrigeranti e quadri elettrici. Si sono usate giunzioni a freddo e l’utilizzo del propano permette l’applicazione della tecnologia a microcanali per la realizzazione degli scambiatori di calore che dunque possono essere ottenuti con lo stampaggio delle leghe di alluminio con risparmio e miglioramento delle licenze produttive.
Il propano ha inoltre un GWP di 3 e permette una carica che è il 20-60% rispetto a quella dei refrigeranti tradizionali. In termini di efficienza energetica tale macchina cade in una classe A++. Unico scoglio alla maggiore diffusione di questi apparecchi: il propano è in classe A3, quindi infiammabile. «Ciò che mi auguro da parte delle istituzioni– afferma Caravatti al convegno – è un coordinamento normativo e un allineamento delle normative prevenzione incendi». L’apparecchio è disponibile per l’installazione anche sul mercato europeo.
L’etichetta ambientale Blauer Engel
Il Blauer Engel è il marchio di qualità ecologica del governo federale tedesco per la protezione delle persone e dell’ambiente. È indipendente, ha un’alta credibilità, definisce standard molto elevati per i prodotti e servizi e da 40 anni è una bussola per l’acquisto di prodotti eco-compatibili e sostenibili. Maggiori informazioni QUI