Standard per l’utilizzo di refrigeranti infiammabili: ora è il momento di agire

A livello europeo sono in corso le revisioni di alcuni standard legati alla sicurezza delle operazioni di mantenimento delle macchine che usano gas infiammabili. Anche gli standard di produzione di macchine caldo/freddo basate su gas infiammabili sono in via di revisione. In particolare, gli standard ora in revisione sono:

  • IEC 60335-2-89 per la refrigerazione commerciale: qui la proposta è di aumentare la carica massima per refrigeranti infiammabili dagli attuali 150 grammi a 500 grammi. La versione finale di questa revisione è attesa per l’inizio del 2019;
  • IEC 60335-2-40 per AC e pompe di calore: la proposta è di incrementare la carica permessa mettendo in atto diverse misure di mitigazione. La versione finale non è ancora attesa per una data definita ma si crede arriverà tra il 2019 e il 2022.

Il tema è stato affrontato anche al recente convegno nazionale di Assofrigoristi, organizzato con Legambiente e tenutosi a Roma il 16 maggio scorso. In esso diversi interventi hanno sottolineato come tutti gli esperti del settore della refrigerazione sostenibile e a idrocarburi siano ora chiamati al tavolo della revisione per portare il proprio contributo e la propria competenza. «È fondamentale partecipare a questo processo, perché si sta definendo il volto che avranno gli standard per i prossimi anni. Una volta definiti, sarà poi difficile cambiarli di nuovo. Per questo chiamiamo tutte le aziende specializzate e competenti nell’utilizzo di refrigeranti HC a  partecipare al dibattito, a contribuire a dare una forma agli standard che definiranno il mercato nei prossimi anni» afferma Tim Grabiel, senior lawyer della ong EIA, Environmental Investigation Agency, intervenuto al convegno. Gli fa eco Klara Skacanova di Shecco: «È un momento delicato e decisivo, ma anche una grande occasione per partecipare a definire quali saranno gli sviluppi futuri della refrigerazione». Come impegnarsi? «Tramite i vostri enti nazionali di standardizzazione, partecipando al dialogo» suggerisce Grabiel. Oppure partecipando a progetti a sostegno del processo di revisione. Tra questi si cita il progetto di ricerca europeo LIFEFRONT, che si occupa proprio di aprire la via di affermazione ai refrigeranti idrocarburi e che sta creando ora un gruppo di lavoro – lo “Standard Action Group Front” – sui refrigeranti infiammabili non fluorurati. Il gruppo dovrebbe essere costituito da 50 esperti nel settore della refrigerazione ad idrocarburi, provenienti da diverse realtà quali industria, università, ricerca etc. e vorrebbe esser un think tank su base volontaria di esperienza e competenza da fare fluire nel progetto, sostenendone il raggiungimento dei risultati. In particolare, al gruppo di lavoro si richiederà di sostenere con proposte lo sviluppo di nuovi standard per l’uso dei refrigeranti infiammabili ed eventualmente abbozzare nuove proposte di standard. Tutti questi contributi dovrebbero sostenere il processo che sta avvenendo a livello di EU di revisione degli standard europei per i refrigeranti infiammabili. I partner del progetto invitano a far parte di questo gruppo di lavoro il cui contributo aiuterà a definire il volto della refrigerazione del futuro in Europa e a livello internazionale.

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