LIFE FRONT: aprire la via all’uso degli idrocarburi come refrigeranti

In Europa è in divenire il processo di revisione degli standard di sicurezza per l’uso dei refrigeranti infiammabili, processo resosi necessario alla luce del nuovo regolamento F-gas 517/2014 che determinerà, indirettamente, un maggior uso di tali refrigeranti. Vi è molto bisogno di ricerca e analisi sui reali rischi e sulle possibili misure di mitigazione nel loro uso. Per quetso nel 2017, nel programma quadro LIFE della Unione europea, lo strumento di finanziamento per progetti a carattere ambientale e contro il cambiamento climatico, è partito il progetto europeo – LIFE Front acronimo di Flammable Refrigerant Option for Natural Technologies.  Capofila del progetto è Shecco, B2B per una refrigerazione sostenibile.  Altri partner del progetto provengono da Germania, Austria, Svezia e Belgio.

Lo scopo principale del progetto: eliminare le barriere all’uso degli idrocarburi (di seguito HC) come refrigeranti, soprattutto relativamente agli standards e con un focus sul mercato europeo.

Altri obiettivi:

  • collaborare con l’UE e il settore internazionale nel processo di standardizzazione dell’uso dei refrigeranti naturali;
  • ridurre i rischi legati al design di sistemi RAC e HVAC che usano refrigeranti infiammabili;
  • aumentare le alternative disponibili per sostituire gli HFC;
  • eliminare le barriere non tecnologiche all’uso degli HC;
  • aumentare la competitività del settore europeo nelle tecnologie senza HFC.

In ultima analisi il progetto sostiene l’Unione europea nel raggiungimento dei suoi obiettivi climatici e di efficienza energetica.

Tra gli output del progetto, oltre alla pubblicazioni di manuali su standard e utilizzo degli HC, si vuole creare un gruppo di lavoro chiamato “Standard Action Group Front” sui refrigeranti infiammabili non fluorurati. Il gruppo dovrebbe essere costituito da 50 esperti nel settore della refrigerazione, provenienti da diverse realtà quali industria, università, ricerca etc. e  vorrebbe esser un think tank su base volontaria di esperienza e competenza da fare fluire nel progetto, sostenendone il raggiungimento dei risultati.

In particolare, al gruppo di lavoro si richiederà di sostenere con proposte lo sviluppo di nuovi standard per l’uso dei refrigeranti infiammabili ed eventualmente abbozzare nuove proposte di standard. Tutti questi contributi dovrebbero sostenere il processo che sta avvenendo a livello di EU di revisione degli standard europei per i refrigeranti infiammabili. I partner del progetto invitano a far parte di questo gruppo di lavoro il cui contributo aiuterà a definire il volto della refrigerazione del futuro in Europa e a livello internazionale. Per maggiori informazioni: QUI

Gli standard nella letteratura di settore

Uno dei lavori già in corso nel progetto è una analisi della letteratura per analizzare quali siano i limiti all’uso dei refrigeranti infiammabili, soprattutto negli standard. I risultati indicano che, indipendentemente dagli apparecchi considerati, il limite maggiore posto all’uso dei refrigeranti infiammabili è la carica.

In particolare, questo limite si manifesta come:

  • limiti di carica in applicazioni per il confort ambientale;
  • limiti ai sistemi posti sotto il livello del suolo;
  • limiti di 150g per sistemi indipendentemente dallo spazio in cui saranno messi;
  • limite di carica per i sistemi più grossi.

Sempre dalla analisi della letteratura si è visto che queste limitazioni non considerano quasi mai le misure di mitigazione del rischio attualmente disponibili, quali:

  • una maggiore ermeticità dei sistemi;
  • sistemi con ventilazione integrata;
  • sistemi di controllo più stringenti delle perdite.

Standard attalmente  in revisione

 Gli standard al momento in revisione nella UE sono due:

  • IEC 60335-2-89 per la refrigerazione commerciale: qui la proposta è di aumentare la carica massima per refrigeranti infiammabili dagli attuali 150 grammi a 500 grammi. La versione finale di questa revisione è attesa per l’inizio del 2019;
  • IEC 60335-2-40 per AC e pompe di calore: la proposta è di incrementare la carica permessa mettendo in atto diverse misure di mitigazione. La versione finale non è ancora attesa per una data definita, ma si crede arriverà tra il 2019 e il 2022.

Maggiori informazioni: il webinar su LIFE Front del 25 aprile