In Mostra a MCE 2018

Prosegue questa edizione di MCE 2018 che si sta dimostrando molto dinamica in quanto a tematiche trattate e ricca di innovazione in termini di prodotti. Non solo refrigeranti, ma alternative componentistiche per mantenere l’efficienza dei sistemi.

DECSA

Un importante risultato in casa Decsa, specie per le torri di raffreddamento. Ce ne parla Cinzia Zerba, commerciale Italia: «A MCE 2018 le novità sono rappresentate innanzitutto dalla certificazione Eurovent ottenuta per la serie delle torri TMA, realizzate in vetroresina o in carbon steel, ovvero carbonio zincato. Le torri in carbon steel sono galvanizzate a caldo e il grado di zincatura (lamiera zincata a caldo Z-725, ovvero 725 grammi per metro quadrato) è molto elevato, quindi molto resistente alla corrosione». La novità è la torre TMA EU FRP (che sta per fiberglass, ovvero vetroresina) con la trasmissione che si avvale dell’accoppiamento cinghia/puleggia, variante delle torri assiali con accoppiamento tra motore e ventola diretto e con il rinvio ad angolo. Le dimensioni compatte dell’impianto agevolano il trasporto, innanzitutto, riducendo le emissioni. La serie TMA EU è progettata e costruita per soddisfare tutte le applicazioni impiantistiche dove sono richieste torri di raffreddamento ad alta efficienza e basso costo di esercizio. I ventilatori assiali installati su questa serie di torri di raffreddamento garantiscono livelli di emissioni sonore tra i più bassi della categoria. L’attenzione all’ambiente è data anche da alcuni importanti dettagli: per la realizzazione della serie TMA-EU con la speciale protezione DecsaCoating Plus o in FRP permette di ridurre l’uso di prodotti chimici per il controllo della qualità dell’acqua con conseguente risparmio economico e maggiore sostenibilità ambientale.

GMC

La gamma legata alla CO2 è la novità in casa GMC. Lo spiega Gian Mario Castelli, titolare dell’azienda: «Si tratta di un ampliamento della gamma dei rubinetti a sfera con connessione 2 pollici 1/8 da 54 mm a due vie e il prossimo step sarà lo studio della stessa valvola a tre vie».

ELEKTROVENT

MCE è la degna cornice per presentare le novità di Elektrovent. Spiega il responsabile aziendale, Marco Poggiato: «Abbiamo completato la serie dei ventilatori ATEX, certificata da TÜV NORD, ente terzo in pieno rispetto della nuova direttiva aggiornata. Stiamo poi sviluppando una serie di ventilatori con motore a magneti permanenti pensati per raggiungere i livelli di efficienza cogenti previsti per il 2020, quindi prevedendo giranti diversi e motori a più alta efficienza rispetto ai tradizionali rispettosi degli standard attuali».

TESTO

La novità per Testo a MCE è 440, un prodotto multifunzione per la misura della velocità e portata dell’aria e di altri parametri utili (livello di umidità nell’aria, temperatura, CO2). È uno strumento utile per manutentori e per gli operatori. Il nuovo strumento testo 440 combina i vantaggi di uno strumento portatile compatto con menu di misura intuitivi e una vasta gamma di sonde per la misura dei parametri ambientali. Tutte le sonde dello strumento testo 440 sono disponibili anche in versione Bluetooth senza fili. Inoltre, l’unità di controllo non deve essere calibrata, rileva tutti i parametri ambientali ed è espandibile in modo flessibile con una vasta gamma di sonde.

MITA

La gamma del “freddo” adiabatico si amplia in MITA, che a MCE presenta due novità: la serie PAD e PAD-V e la serie Alchemist. Nei primi casi si tratta di raffreddatori, condensatori adiabatici: per PAD l’ambito di impiego ideale negli impianti industriali medio-grandi, PAD-V trova il suo spazio negli impianti medio-piccoli e soprattutto nell’HVAC. Con potenzialità comprese tra 75 e 1100 kW, vantano dettagli interessanti tra cui segnaliamo: il circuito adiabatico, protetto all’interno, studiato per recuperare l’acqua senza richiederne il trattamento; e i sistemi motoventilanti assiali in accoppiamento diretto (PAD), ventilatori EC per bassi consumi elettrici e rumori (PAD-V). Per quanto riguarda Alchemist si tratta di una gamma di sottoraffreddatori adiabatici proposta come soluzione per il retrofit degli impianti che utilizzano refrigeranti HFC ad alto GWP e/o per incrementare l’efficienza degli impianti a CO2. Alchemist combina il raffreddamento adiabatico con il sottoraffreddamento del fluido frigorigeno, in maniera tale da aumentare l’efficienza dell’impianto. Viene installato a valle del condensatore e/o gas cooler con vari vantaggi, tra i quali risparmi energetici e idrici rispetto a impianti con il solo gas cooler.