I data center come fonte di energia

I data center cercano soluzioni per aumentare l’efficienza energetica e ridurre i costi con nuovi metodi. L’utilizzo dei cascami di calore dai computer è considerato una delle principali tendenze nel prossimo futuro, specialmente nei paesi nordici, dove la domanda di calore è alta.

In un nuovo studio pubblicato dalla rivista Energy (Elsevier), l’utilizzo del calore di scarto è stato analizzato sia dalle prospettive dei data center dati che degli operatori di rete di teleriscaldamento. Il tempo di produzione del calore del data center è stato considerato sulla base di un profilo di carico esistente in un data center. Per l’operatore della rete di teleriscaldamento, gli effetti sul sistema aumentati dell’utilizzo del calore dei rifiuti sono stati quantificati simulando la produzione di teleriscaldamento nella città di Espoo, Finlandia, con dati effettivi sulla domanda di impianti e di calore per il 2013 e il 2015.

I risultati hanno mostrato che con quote elevate di calore di scarto nel sistema di teleriscaldamento, vale a dire 20-60 MW, i risparmi di costo operativo del livello di sistema sono stati tra 0.6-7.3% nel caso studio analizzato. Utilizzando il calore di scarto diminuiscono le ore di utilizzo di entrambi gli impianti in cogenerazione e quelli che producono solo calore.  L’analisi ha dimostrato che il prezzo del calore di scarico influenza il livello di utilizzazione del calore stesso, ma ugualmente le ore operative di utilizzo del calore di scarto sono state oltre il 95% in tutti gli scenari.

In generale si può dunque da questo studio affermare che:

  • i data center possono agire come stabile e affidabile fonte di calore di scarto, risolvendo anche il proprio fabbisogno di raffreddamento;

  • un aumento nell’utilizzo di calore di scarto diminuisce l’utilizzo di caldaie e impianti in cogenerazione;

  • L’utilizzo di cascami di calore aumenta l’efficienza energetica a livello di sistema.

Lo studio e’ disponibile QUI