Retail europeo: ottimista sulla transizione verso refrigeranti a basso GWP, ma le sfide restano – Un sondaggio

Un anno dopo l’emendamento globale di Kigali sulla riduzione degli HFCs, i nuovi risultati dell’indagine di Emerson e della società di rilevamento internazionale ComRes esaminano
come i retailer europei si stanno allontanando dagli HFC verso alternative a minor impatto per il riscaldamento globale. L’indagine ha chiesto ai professionisti del settore retail di commentare la propria preparazione riguardo a tecnologie più sostenibili e alle sfide primarie associate all’allontanamento dagli HFC.

L’ottanta per cento degli intervistati ha dichiarato di vedere l’allontanamento dagli HFC come un cambiamento positivo. Tuttavia l’indagine ha anche mostrato che l’industria al dettaglio è in ritardo rispetto al calendario a causa della mancanza di
chiarezza nelle modifiche normative e nelle tecnologie di sostituzione disponibili.

Sorprendentemente, il 40% degli intervistati ha dichiarato di non essere a conoscenza delle prossime modifiche normative relative alla fase di riduzione degli HFC. Quasi la metà (44%) ha dichiarato di non aver iniziato a muoversi in questa direzione o di avere incertezze a riguardo. Dove invece i rivenditori hanno iniziato a ridurre gli HFC, le priorità considerate importanti per la scelta dei sistemi di sostituzione sono state la sicurezza (57%), l’efficienza energetica (53%) e la sostenibilità ambientale (48%).

Parlando dei risultati dell’indagine, Eric Winandy, direttore della divisione Integrated Solutions, Emerson Commercial and Residential Solutions Soluzioni Integrate, ha dichiarato: «I rivenditori europei sono entusiasti della transizione verso refrigeranti a bassa GWP, ma è preoccupante che vi sia ancora una mancanza di comprensione delle
prossime modifiche normative. È stato anche sorprendente che l’investimento iniziale e il costo operativo non fossero un driver chiave per i commercianti nell’identificazione di sistemi di sostituzione, perche’ l’analisi del settore dimostra che potrebbero esservi grandi vantaggi di manutenzione».

Tra le tre alternative disponibili, la tecnologia ad anidride carbonica (CO2) è stata classificata come la scelta preferita per la sostituzione dei sistemi ad HFC nel 38%, seguita da idrocarburi come propano e da idrofluoroolefine (HFOs). Nonostante sia la scelta più popolare, tuttavia, l’analisi del settore mostra che i sistemi di CO2 potrebbero costare a un supermercato di medie dimensioni fino a oltre 51.000€ in più per ogni negozio rispetto ad esempio agli idrocarburi su un periodo di 10 anni. Inoltre, mentre la CO2 è un miglioramento significativo rispetto agli HFC in termini del potenziale di riscaldamento globale (GWP), si ritiene che presenti minore efficienza energetica e requisiti di manutenzione più elevati rispetto ad altre alternative.

«Il regolamento dell’UE sui gas fluorurati ha messo una notevole pressione sui rivenditori alimentari per muoverli verso un rapido allontanamento dagli HFC» ha affermato Eric Winandy. «La sfida per l’industria sarà quella di bilanciare questa pressione con la necessità di prendersi il tempo necessario per conoscere tutte le opzioni disponibili e cosa esse significhino per le imprese a lungo termine. La scelta del sistema giusto per sostituire HFC può essere una vittoria su più fronti. Può aiutare i dettaglianti a ottenere benefici di costi, operativi e ambientali».

L’indagine accende anche una luce sulle sfide e le opportunità per far avvenire la transizione dagli HFCs. Le sfide individuate includono le spese operative e l’interruzione dell’installazione, fattori indicati rispettivamente dal  43 e 33% degli intervistati. Eppure è interessante sottolineare come il costo da solo non è stato identificato come criterio prioritario per la scelta di un nuovo sistema. Il sondaggio ha evidenziato una preferenza per l’efficienza energetica (48%) e la sostenibilità ambientale (39%).

Quando viene chiesto cosa incoraggerà gli intervistati ad accelerare la sostituzione della refrigerazione ad HFC con sistemi con potenziali di riscaldamento globale minore, schemi di ammortamento o altri rimborsi fiscali sono state le risposte più popolari (43%), seguite da  opzioni meno costose a minor GWP (40%). Ciò pone un onere sugli organismi di regolamentazione per fornire maggiori incentivi ai rivenditori che desiderano cambiare e investire di più nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie. I risultati del sondaggio sono basati su un sondaggio online di 140 professionisti con responsabilità decisionali per l’acquisto nel settore retail. Ciò ha incluso 40 partecipanti in Francia, 50 in Germania e 50 nel Regno Unito. Il lavoro sul campo è stato condotto da ComRes tra il 15 e il 31 agosto 2017.

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