BLUSEVEN, le sette anime dell’acqua potabile

Alla recente fiera HOST Milano l’azienda italiana Blupura, con sede a Recanati (MC) ha lanciato per la prima volta un impianto domestico e per ufficio di refrigerazione dell’acqua potabile. Anzi, dire “di refrigerazione” è limitativo perché l’impianto, che infatti si chiama Bluseven, può fornire ben sette tipologie diverse di acqua:

  • Acqua sanitaria (non filtrata)
    • calda
    • fredda
  • Acqua filtrata
    • a temperatura ambiente
    • fredda
    • gassata
    • mediamente gassata
  • Acqua calda con dispositivo di sicurezza

Con questo impianto dal design elegante si entra nella domotica. Esso può infatti essere venduto corredato di una applicazione che permette il collegamento al cellulare e il controllo a distanza di diversi parametri, tra cui ad esempio i consumi sia parziali che totali, la vita utile del filtro, la CO2 non consumata (non acquistando acqua in bottiglia), la richiesta di servizio di un tecnico, etc.

Per quanto riguarda la refrigerazione dell’acqua, essa avviene con tecnologie a base propano. Sin dalla sua nascita nel 2008 Blupura si è dedicata a tecnologie a refrigerazione naturale con idrocarburi. Questo permette, secondo l’Azienda, non solo di non contribuire all’aumento del riscaldamento globale, ma anche di raggiungere un risparmio energetico del 15% e una  maggiore resa in termini di prestazioni complessive del refrigeratore.

Nel suo rapporto “Cool technologies: working without HFCs“, Greenpeace elenca le aziende virtuose che si sono distinte, in tutto il mondo, per l’utilizzo di tecnologie di raffreddamento che non comportano l’uso di idrofluorocarburi (HFC). Blupura è l’unico produttore di refrigeratori d’acqua presente in questo rapporto, a testimonianza della sua coerenza nel rispetto per l’ambiente.

Infine,  ogni refrigeratore Blupura è progettato utilizzando il più possibile materiali riciclabili ed è equipaggiato con dispositivi per ridurre i consumi elettrici.     «Anche solo il fatto di scegliere di utilizzare i refrigeratori collegati alla rete idrica contribuisce a eliminare i costi economici dell’acqua imbottigliata (produzione, trasporto, smaltimento) e il loro enorme impatto ambientale sull’intero pianeta (immissione di CO2 nell’atmosfera, utilizzo di contenitori in plastica non biodegradabile)» afferma l’Azienda.