APPARECCHIATURE PROFESSIONALI PER CATERING E OSPITALITÀ: sviluppi e mercati

COMPOSIZIONE DELLE ESPORTAZIONI ITALIANE PER AREE GEOGRAFICHE DI DESTINAZIONE
da dati in valore, milioni di euro
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Eurostat

Secondo i dati presentati da EFCEM durante una conferenza tenutasi nel contesto della fiera HOST, si evince che il 2016 lo scenario macroeconomico internazionale si è caratterizzato per una elevata incertezza. Il commercio mondiale ha registrato un andamento inferiore alla media dell’ultimo quinquennio. Solo nell’ultima parte dell’anno sono emersi segnali di miglioramento, con una prima riattivazione degli scambi globali.

In questo contesto, nel 2016 l’economia italiana si è caratterizzata per una moderata ripresa, seppur inferiore alle attese. Indicazioni di recupero hanno interessato la quasi totalità delle componenti della domanda interna. Il ritmo di crescita delle esportazioni italiane di beni e servizi ha visto un rallentamento, risentendo del peggioramento dello scenario internazionale in area extra UE. Negli ultimi anni il canale estero ha assunto un ruolo centrale a sostegno della competitività del manifatturiero nazionale e un suo arretramento comporta effetti significativi sul potenziale di crescita dell’industria italiana.

ATTREZZATURE per l’OSPITALITÀ PROFESSIONALE – Pur in uno scenario internazionale incerto, nel 2016 l’industria italiana di attrezzature per l’ospitalità professionale ha registrato una crescita delle esportazioni pari al 9,1%  (+10,5%  la variazione nel 2015). Il comparto si caratterizza tradizionalmente per una elevata competitività nelle catene di fornitura globali. Nella media del 2016 le esportazioni di tecnologie per l’ospitalità professionale hanno raggiunto i 4,4 miliardi di euro e il saldo della bilancia commerciale risulta attivo per 3,4 miliardi di euro. Grazie a un’offerta tecnologica altamente qualificata da tempo riconosciuta sui mercati esteri, in corso d’anno le imprese fornitrici di attrezzature per l’ospitalità professionale hanno saputo cogliere spunti di crescita sia in area europea sia in ambito extra UE. Nel 2016 le vendite estere rivolte all’area europea – che si conferma principale mercato di sbocco con una quota superiore al 60%  sul totale esportato – hanno registrato un incremento annuo del 4,9 per cento. In crescita sia le esportazioni verso l’Unione europea sia verso i Paesi europei extra UE (con un incremento pari rispettivamente al 5,2%  e al 3,2%). Nel dettaglio dei Paesi dell’Unione hanno registrato un andamento dinamico le vendite estere rivolte a Francia e Germania, primi mercati di destinazione dell’export del comparto (+4,8%  e +10,2% o le rispettive variazioni nel 2016). Su queste tendenze si è riflesso il miglioramento emerso nello scenario macroeconomico e il riavvio, dopo una fase critica, degli investimenti edili. Con riferimento ai Paesi europei extra UE, la vivacità delle esportazioni verso i restanti mercati dell’area ha in parte compensato la perdurante fragilità della domanda russa.

COMPOSIZIONE DELLE IMPORTAZIONI ITALIANE PER AREE GEOGRAFICHE DI PROVENIENZA
da dati in valore, milioni di euro
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Eurostat

TECNOLOGIE per la REFRIGERAZIONE – Il risultato complessivo conseguito sui mercati esteri dal comparto delle attrezzature per l’ospitalità professionale è frutto di andamenti differenziati fra i diversi segmenti merceologici che lo compongono. Nel 2016 le esportazioni di tecnologie italiane dedicate alla refrigerazioneche rappresentano quasi la metà delle vendite estere complessive di comparto – hanno registrato una crescita del 16,2% (0,5% l’analoga variazione nel 2015). Il segmento ha beneficiato della crescita della domanda proveniente dall’Unione europea (+5,1%) che si conferma primo mercato di destinazione delle tecnologie italiane. Fra i mercati europei che hanno fornito maggiore sostegno alla crescita del segmento si annoverano Francia, Germania e Regno Unito. In area extra UE si segnala la dinamicità della domanda che origina dal Medio Oriente. Nel dettaglio dell’area, nel 2016 le esportazioni rivolte al mercato emiratino – che rappresenta il secondo Paese di sbocco delle produzioni italiane e il primo in area extra europea – hanno registrato una crescita sostenuta. In accelerazione anche le vendite estere verso il Nord America e, in particolare, rivolte agli Stati Uniti.