SEN 2017: la posizione di AiCARR

Dopo ben due proroghe, si è conclusa il 12 settembre la consultazione pubblica del MiSE e del Ministero dell’Ambiente sulla Strategia Energetica Nazionale – SEN 2017.

AiCARR ha inviato ai Ministeri competenti il documento Osservazioni AiCARR alla Strategia Energetica Nazionale 2017, stilato anche sulla base dei numerosi contributi ricevuti dai Soci nell’ambito della consultazione interna tenutasi lo scorso giugno.

AiCARR ritiene che la SEN – accanto all’indubbio merito di proporre una strategia a livello nazionale per rispondere alle attuali esigenze di risparmio energetico – presenti alcune criticità.

Una prima osservazione è che nella proposta di SEN non viene considerato uno scenario di lungo periodo, quale quello previsto dalla comunicazione della CE sulle modalità di stesura dei Piani Nazionali Clima-Energia, al 2050. La SEN è stata considerata come strumento propedeutico alla definizione di tale Piano, quindi un atto transitorio. La dilazione nel tempo della definizione del Piano, di cui non si comprende appieno la motivazione, introduce elementi di inefficacia e di inefficienza. Senza una visione al 2050 non è infatti possibile programmare investimenti a lungo termine per le infrastrutture necessarie, evitare investimenti non strategici, soprattutto nel lungo periodo, e sviluppare quindi una idea di futuro.

Inoltre, secondo l’Associazione, il documento non indica le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi per le fonti rinnovabili, è poco ambizioso (48-50% per la quota FER sui consumi elettrici e 27% di FER sui consumi totali), non definisce in modo accurato le azioni di riqualificazione energetica di interi edifici e non prevede alcun monitoraggio dei consumi e dei sistemi di automazione, nel residenziale, nel terziario e nell’industria.

Sulla base di tali osservazioni, nella sua lettera AiCARR propone ai Ministeri interessati di incrementare nella SEN gli attuali strumenti di incentivazione tariffaria delle pompe di calore e prevedere un tavolo di discussione con la CE sulla possibilità di estendere la quota delle rinnovabili anche nel settore del raffrescamento. L’Associazione consiglia inoltre di prevedere un contributo delle biomasse all’obiettivo FER del 28-30% sui consumi termici, il ricorso programmato a diverse tecnologie di accumulo e all’applicazione del demand response, una revisione della legislazione vigente in tema di copertura da FER (D.Lgs 28/11) e la libertà di scelta progettuale delle tecnologie che meglio si adattano al progetto per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico imposti dalla legislazione vigente.
AiCARR propone inoltre di prevedere la messa a disposizione dei dati forniti dai sistemi di monitoraggio, i Big Data, in appositi energy repository e la possibilità di utilizzare le risorse ricavate da tassazioni specifiche per una riconversione produttiva low-carbon.
Infine, viene suggerito di introdurre una cabina di regia a guida della Presidenza del Consiglio, visti i numerosi soggetti coinvolti nella definizione della Strategia Energetica Nazionale.

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