Il Regno Unito è una delle prime nazioni a ratificare l’emendamento di Kigali per ridurre le emissioni globali di HFC da apparecchi quali le unità di condizionamento e frigoriferi il che svolgerà un ruolo importante nella prevenzione del riscaldamento globale. Lo ha fatto il 5 settembre scorso.
L’emendamento di Kigali al Protocollo delle Nazioni Unite di Montreal impegna i paesi firmatari a ridurre gli idrofluorocarburi (HFC) dell’85% tra il 2019 e il 2036.
Il protocollo di Montreal, il trattato internazionale che rientra in questo accordo, è già uno dei trattati più riusciti mai concordati, avendo eliminato con successo il 98% delle sostanze che impoveriscono l’ozono – compresi i CFC e gli idroclorofluorocarburi. Di conseguenza, lo strato di ozono mostra i primi segnali di recupero.
L’emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, che ha iniziato il processo di ratifica, ha obiettivi ancora più ambizionsi sugli HFC. Sebbene gli HFC non danneggino lo strato di ozono, essi hanno un potenziale di riscaldamento globale che sono migliaia di volte superiori all’anidride carbonica. Di conseguenza, questa operazione probabilmente eviterà entro i prossimi anni a circa 0,5 gradi centigradi di riscaldamento globale, rendendo questo il passo più significativo nel raggiungere l’obiettivo dell’accordo sul clima di Parigi per mantenere le temperature al di sotto di due gradi.
Il Segretario britannico per l’Ambiente Michael Gove ha dichiarato: «L’adozione di questo ambizioso obiettivo segnerà il Regno Unito come leader mondiale nell’affrontare il cambiamento climatico. Non solo questo accordo ridurrà le emissioni globali di carbonio pari a circa 70 miliardi di tonnellate di anidride carbonica entro il 2050 – come 600 centrali elettriche a carbone funzionanti durante lo stesso periodo – ma contribuirà anche a proteggere la nostra salute, la nostra agricoltura e il nostro ambiente in senso ampio».
Il Regno Unito, insieme al resto dell’UE, ha già iniziato a mettere a punto regolamenti per la diminuzione degli HFC in conformità alla legislazione dell’UE, che richiede un taglio del 79% degli HFC posti sul mercato UE tra il 2015 e il 2030.
Il protocollo di Montreal comporterà una riduzione supplementare per il Regno Unito equivalente a circa 44 milioni di tonnellate di biossido di carbonio, oltre a ciò che sarebbe stato raggiunto solo dal regolamento dell’UE. Il valore di tale risparmio di carbonio è stimato a circa 1,56 miliardi di sterline e il costo è di circa 390 milioni di euro, che rappresenta una prestazione netta per il Regno Unito di 1,17 miliardi di sterline.
L’emendamento di Kigali – Nell’ambito degli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico, i paesi hanno convenuto nell’incontro del protocollo di Montreal a Kigali, in Ruanda, nell’ottobre 2016, di abbattere la produzione e l’uso di HFC. I paesi sviluppati si sono accordati su una fase di abbattimento dell’85% tra il 2019 e il 2036; la maggior parte dei paesi in via di sviluppo ha accettato l’80% tra il 2024 e il 2045; e dieci paesi in via di sviluppo (India, Pakistan, Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Iran e Iraq) hanno accettato l’85% tra il 2028 e il 2047.
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