La Germania chiede regole più attente per gli ODS in Europa

Il mese scorso la Commissione europea ha avviato una valutazione pubblica del regolamento ODS europeo (1005/2009) per stabilire se esso sia ancora adatto allo scopo. Il regolamento è stato introdotto nel 2010 per attuare il protocollo di Montreal, che è in vigore dal 1989.

Nel riscontro dato dall’Agenzia tedesca per l’AmbienteUmweltbundesamt (UBA) –  si chiede un divieto più rigoroso di sostanze che impoveriscono l’ozono e si sottolinea che il refrigerante R1233zd, che viene utilizzato nei nuovi chiller centrifughi a bassa pressione in alternativa al R123, «pur avendo ODP >0 viene prodotto e promosso per nuove applicazioni nel campo della refrigerazione». Il potenziale ODS della molecola in questione risulta essere di 0.00034.

Ma vi è dell’altro. L ’UBA infatti afferma che le recenti ricerche hanno dimostrato che sostanze alogenati a breve durata (VSLS, ad esempio diclorometano) che hanno delle durate atmosferiche minori di sei mesi, sembrano avere un impatto più forte sull’esaurimento stratosferico dell’ozono rispetto a quanto precedentemente pensato (Leedham Elvidge, EC e altri, Atmos. QUI ) – «In base a questi risultati – conclude l’UBA – a nostro parere, una considerazione più ampia dei composti non ancora inclusi nel Protocollo di Montreal e la valutazione di un’ulteriore inclusione di VSLS alogenati sarebbe utile per migliorare la protezione e la rigenerazione dello strato di ozono».

QUI il testo sottoposto alla Commissione dall’UBA e da altre agenzie europee.